Una mano cosmica emerge da una nebulosa



Sembra unamano protesa verso le stelle, tanto da essere stata chiamata 'mano di Dio', la struttura fatta dipolveri e gasche emerge dallanebulosa di Gum: èdistante 1.300 anni luceed è uno deiglobuli cometariche si trovano nella Via Lattea, ancoramisteriosi perché non c'è una spiegazione per le strane forme che assumono. La struttura, chiamataCG 4, è stata fotografatacon un dettaglio senza precedentidalla Dark Energy Camera del Cerro Tololo Inter-American Observatory, sulle Ande cilene. Lo rende noto il NoirLab della National Science Foundation degli Stati Uniti, che gestisce l'osservatorio.

Individuati per la prima volta nel1976, i globuli cometari sono unasottoclasse delle nebulose oscurenote come globuli di Bok: sononubi molto dense di gas e polveri cosmiche, circondate da materiale caldo ed elettricamente carico. Sono chiamati così perché quando del materiale di protende all'esterno ricordano le comete, ma non hanno niente in comune con esse. Quasi tutti si trovano nella nebulosa di Gum, che probabilmente è costituita dai resti in espansione di una supernova avvenuta circa un milione di anni fa.

La 'mano' è una strutturarelativamente piccola, con la testa dal diametro di 1,5 anni luce e la coda lunga circa otto anni luce. Per la prima volta questa struttura è stata osservata in dettaglio grazie allo strumento del NoirLab, in grado di cogliere il debole bagliore rosso dell'idrogeno ionizzato che si trova all'interno della testa di CG 4 e intorno al bordo esterno, generato quando l'idrogeno si eccita dopo essere stato bombardato dalle radiazioni di stelle vicine.









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