Sentiero Stoppani, ci pensa la Sat
Siglato il protocollo con Comune e Comunità per la manutenzione
VEZZANO. È stato firmato nella sede della Comunità della Valle dei Laghi il protocollo di intesa “Sentiero Stoppani”, per la manutenzione dello stesso, dal presidente della Comunità Attilio Comai, dal vicesindaco di Vallelaghi Federico Sommadossi e dal presidente della Sat Claudio Bassetti. Il parco glaciale di Vezzano è stato chiamato “Parco geologico Antonio Stoppani” in onore dello scienziato naturalista, abate Antonio Stoppani (1824-1891), che per primo si occupò dei fenomeni glaciali di Vezzano. Era stata la Sat nel 1874 a invitare il famoso geografo a visitare i pozzi glaciali perché li studiasse e li descrivesse: cosa che fece nel suo libro “Il bel paese”. La Sat, in considerazione dei legami storici con il sentiero Stoppani, ha offerto la propria disponibilità a rifare tutta la segnaletica, sia verticale che orizzontale, con i suoi volontari, con il solo rimborso delle spese per la fornitura dei pali e delle tabelle. Comunità e Comune hanno accolto con interesse la proposta di collaborazione, arrivando a un protocollo di intesa con la finalità di recuperare alla fruizione della popolazione e dei turisti un tracciato di rilevante valore storico, ambientale, culturale e naturalistico.
Il “Parco Stoppani” si estende sulle falde inferiori del versante nord-occidentale del Monte Bondone, in corrispondenza dell’abitato di Vezzano. È costituito da bosco ceduo e di pino nero. Si possono osservare rocce lisciate, montonate, striate, depositi morenici, fenomeni carsici, sotto forma di solchi, pozzetti e piccoli campi carreggiati. All’interno del parco si sviluppa il sentiero “Stoppani”. Il percorso inizia di fronte all’hotel Vezzano a Sud del paese e porta in località Lusan, dove c’è il teatro Valle dei Laghi. Il sentiero si suddivide in due tratti, segnalati da frecce e tabelle esplicative. Nel tratto Nord-Est si possono osservare i pozzi “Lusan”, conservato allo stato naturale, per poter verificare come il tempo abbia ricoperto quasi completamente i pozzi glaciali, i “Covei de Lusan”, con la caratteristica parete rocciosa “bucherellata” dal carsismo, “Ronch”, “Antonio Stoppani”, un pozzo completamente formato, il primo ad essere stato scoperto da Antonio Stoppani, “Fiorenz” e il pozzo appena accennato denominato “In formazione”. Nel tratto Sud si possono ammirare il pozzo “San Valentino”, uno dei più belli e ben conservati e il “Bus dei Poieti”, uno dei maggiori d’Europa, con una profondità di circa 12 metri (al suo interno sono stati trovati reperti dell’età del Bronzo), infine i pozzi “Van 1” e “Van 2”. Sul sentiero si sta operando la pulizia dei percorsi e la messa in sicurezza del “Bus dei Poieti”.