Trentiner, ecco l’e-commerce «glocal»
Il progetto di quattro giovani di Condino e Stenico vede già la partecipazione di quaranta aziende del nostro territorio
COMANO. Si fa presto a dire e-commerce. Molte aziende ci provano. Ma, senza un’adeguata struttura commerciale alle spalle, i risultati latitano. Da alcune settimane, però, un cucchiaio, un coltello e una forchetta sono il logo di Trentiner: una piattaforma per la vendita di prodotti alimentari on-line, cui hanno aderito più di quaranta aziende trentine. Marchi di qualità. In alcuni casi vere eccellenze. Che abbracciano piccoli e grandi produttori della provincia di Trento, per la prima volta sbarcati collettivamente sul web, per aprirsi a un mercato ancora tutto da scoprire. Che – dicono i sondaggi - ha grandi prospettive di crescita.
«Le vendite via internet in Italia nel comparto dell’alimentazione pesano solo per il 2,7% con un controvalore di circa 230 milioni l’anno. Ma si è solo agli inizi», dice Hermann Pizzini, con Luca Pernisi e Dennis Rosa di Condino e Claudio Morelli di Stenico, uno degli ideatori dell’iniziativa. Un progetto ambizioso. Che, per la prima volta, unisce su un unico canale informatico, aziende di grande appeal, desiderose di ampliare volumi e fatturato.
L’iniziativa è stata tenuta a battesimo recentemente alle Terme di Comano, nelle sale del Grand Hotel Terme. Al meeting inaugurale - culminato con la degustazione di alcune delle specialità messe in vendita - vi hanno partecipato tutti i produttori. Lo slogan “Go live!”: ha accompagnato l’avvio della nuova avventura. Sullo “scaffale”, nomi più o meno conosciuti del variegato mondo dei sapori enogastronomici della Provincia: dalla Trentino Erbe di Lavis, alla Valsugana Sapori di Scurelle. Ma anche aziende titolate. Da anni simbolo del Trenino da bere, come le Cantine di Toblino, la distilleria Pisoni di Pergolese o maestri di alambicco, come Giovanni Poli di Santa Massenza. Senza dimenticare specialisti come Bontadi Caffè di Rovereto, o il Trentingrana di Trento. Oppure, per rimanere in val del Chiese, aziende come Agrinovanta, con la sua famosa polenta, e la troticoltura Armanini di Storo, conosciuta per i suoi pregiati salmerini. Per non parlare di Primitivizia di Borzago, Agrilife di Vigo Lomaso, e Mondo Frutti di Rovereto.
Un campionario completo della tradizione alimentare nostrana che propone di veicolare le sue specialità fuori dai confini regionali e nazionali, grazie alla vendita via internet: Trentiner. In cui si scoprono vere e proprie leccornie, dove accanto a vini e distillati di pregio e alla tradizionale mortandela, ci sono marmellate naturali di mela cotogna, specialità come il radicchio dell’orso o il crescione selvatico, accanto a creme cosmetiche ed essenze naturali al latte d’asina.
«Il nostro obiettivo - spiega Hermann Pizzini, responsabile marketing - è realizzare una proposta omogenea di prodotti enogastronomici nostrani di qualità, attraverso una piattaforma internet che ne valorizzi le eccellenze, sui mercati nazionali ed esteri». Vendita diretta al consumatore, quindi, gestendo la filiera senza intermediari; possibilità di creare un dialogo diretto con gli acquirenti attraverso un proprio brand di riferimento; sincronizzazione della vendita con i flussi turistici. È quanto rientra nelle strategie commerciali della nuova e-commerce, in un settore, come quello dell’alimentazione, che altrimenti avrebbe difficoltà a uscire dall’ambito locale.
«Un esperimento - dice l’amministratore Luca Pernisi - forte dell’esperienza maturata con Kiamami Valentina: un canale commerciale di articoli di arredo bagno con cui, tra vendite nazionali ed europee, gestiamo un pacchetto di 60 mila clienti con 1,5 milioni di fatturato». Il primo passo dunque è far conoscere la qualità dei prodotti alimentari trentini. Il secondo - dicono gli ideatori - sarà di mettere in contatto i flussi turistici e le manifestazioni sul territorio con la nostra piattaforma, per offrire al turista la possibilità di poter riacquistare da casa, quanto ha gustato di buono durante le vacanze.