Quindici nuovi itinerari sui sentieri della Fortezza
Presentata la nuova guida di Apt Trento, Comune e Fondazione Museo Storico sulle montagne attorno al capoluogo tra trincee, postazioni e fortificazioni
TRENTO. Nel corso dell’Ottocento la città di Trento venne trasformata in una grande piazzaforte, circondata da una cintura di forti. A scopo difensivo, il territorio fu suddiviso in sette settori, mentre un’ulteriore linea fortificata comprendeva gli immediati dintorni del centro urbano. Allo scoppio della guerra queste fortificazioni risultarono già superate e inadeguate ad affrontare un possibile attacco e tra il 1914 e il 1916 un importante campo trincerato racchiuse la città. Gran parte di questo vasto sistema difensivo è andato distrutto nel tempo, smantellato dai recuperanti e sommerso dalla vegetazione, ma una parte è ancora visibile. È proprio tra queste testimonianze che si snodano gli itinerari proposti dalla nuova guida, completa di cartina topografica, realizzata dall’Apt di Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, Comune di Trento, Fondazione Museo storico del Trentino e Provincia autonoma di Trento, per guidarci sulle montagne attorno al capoluogo tra trincee, postazioni, fortificazioni, proponendo note storiche sui siti e precise indicazioni su tempi di percorrenza, dislivelli, quota. Nel Settore I che comprendeva le fortificazioni da Mattarello a Valsorda, il punto più avanzato della Fortezza ecco “Il giro dei forti di Mattarello” con le fortificazioni ottocentesche disarmate nel 1915. Il Settore II andava da Valsorda alla cima della Marzola e i percorsi sono “Il giro delle fortificazioni della Maranza”, “Dai Bindesi al Forte Brusaferro” e “Il giro della Marzola”. Nel Settore III, la zona che va dalla Marzola al Monte Celva, troviamo gli itinerari “Nelle fortificazioni del Celva” e “Dal Cimirlo al Chegul”. Il Settore IV della Fortezza di Trento era il Monte Calisio con i percorsi “Da Montevaccino alla Cima Calisio” e “Dal Campel alla Cima Calisio”. Passando a Ovest di Trento, il Settore V comprendeva il Monte Sorasass e lo sbarramento del Bus de Vela: gli itinerari “Il giro del Sorasass” e “Dalla Vela al Sorasass con il sentiero di San Vili” portano al panoramico terrazzino a strapiombo sulla Valle dell’Adige e alla tagliata stradale del Forte Cadine - Bus de Vela. Il Settore VI della Fortezza occupava gran parte del Monte Bondone e qui le escursioni sono al “Castelar de la Groa” e il “Giro delle Tre cime del Bondone”. Il Settore VII discendeva la parte meridionale del Monte Bondone fino alla valle dell’Adige. I percorsi “Dalle Viote al Parolèt: il giro delle Pale del Bondone” e “Le fortificazioni sopra Romagnano” ci portano sul Bondone più selvaggio, sentinella di Trento, tra strade militari, caserme e un forte ottocentesco restaurato. Nel cuore della città, infine, la difesa era affidata alle artiglierie sul Doss Trento, meta dell’itinerario “Dal Buonconsiglio al Doss Trento” che parte dal castello, all’epoca sede del comando e centro operativo della Fortezza di Trento, fino alle Gallerie di Piedicastello. In vendita a 8 euro.