Biodiversità, al Muse è festa con la nursery delle farfalle
Trento, l’iniziativa in concomitanza con la giornata mondiale Le crisalidi giunte al museo si dischiuderanno in 3 settimane
TRENTO. Orti con semi locali e splendide farfalle tropicali: con queste forme di vita diverse fra loro oggi, 21 maggio, (e nei giorni successivi) al Muse si festeggia la Giornata della Biodiversità, pensando contemporaneamente alla dimensione locale e a quella globale. Le farfalle arrivate al Muse in forma di crisalide, schiuderanno e spiegheranno le loro colorate ali nel corso delle prossime tre settimane, nella serra tropicale. Alcune visite guidate permetteranno ai visitatori di apprezzare questa spettacolare fase vitale dei lepidotteri, durante la quale in pochi minuti dalla schiusa le farfalle fanno scorrere l’emolinfa nelle ali, acquisiscono forza e rapidamente volano con grazia, attività che poi compieranno per circa due ore al giorno, come in natura, per i giorni a seguire, girando fra le piante che crescono nella serra, dove appositi punti-cibo colorati predisposti per loro (i “bar delle farfalle”) le attirano con frutta e fiori recisi. Le spiegazioni dei mediatori culturali del museo permetteranno al pubblico di comprendere il senso del progetto di cooperazione che sta dietro questa apparizione di colore e meraviglia. Sono circa cinquanta le specie, per un totale di 1300 individui, che voleranno nella serra del Muse, ambiente adatto per l’umidità relativa e per la vegetazione consona, con decine di piante in fiore, come Pentas e Saintpaullia. Le farfalle che si vedranno in serra, per lo più, sono allevate in Costa Rica nel contesto del progetto di salvaguardia della foresta “El Bosque nuevo”, nato nel 1995, dalla collaborazione tra il parco Natura viva e l’associazione Le Farfalle nella testa. Le famiglie locali allevando e vendendo a Oasi e Parchi faunistici in tutto il mondo le farfalle, evitano di allevare bovini o altre pratiche dannose per la foresta. Va precisato che le farfalle possono svolgere completamente e in naturalezza il proprio breve ciclo vitale nella serra del museo. I curatori del progetto “El Bosque nuevo” informano che le ricadute sono misurabili, infatti dal 1995 ad oggi sono stati recuperati in Costa Rica oltre 300 ettari di foresta pluviale, ai quali si aggiungeranno 50 ettari nel 2017. In parallelo alle volanti presenze aliene, i visitatori troveranno anche il nuovo allestimento degli orti del Muse, avviati nel parco esterno come progetto temporaneo e rimasti come installazione dimostratasi di attrazione notevole e costante per adulti, famiglie e scolaresche. L’idea alla base del nuovo allestimento degli orti è promuovere il ritorno alla piante e ai semi autoctoni, al posto di tante piante aliene molto diffuse, attraverso la partecipazione alla campagna europea “Let grow it”. Per questo negli orti del Muse da questa settimana si trovano tante piante locali, come fiordaliso, papavero, margherita locale, garofanino e altre, da riscoprire anche nelle case dei visitatori. Oggi sono previste visite guidate anche gli orti. Il Muse a questo scopo ha anche avviato altre azioni come collaborazioni con vivai e garden center dove dedicare spazi proprio alle piantine locali e la vendita al negozio del museo di materiale come semi, casette nido, mangiatoie per ravvivare in senso più eco-sistemico gli orti di città e zone rurali. In dieci aiuole si trovano le tipicità regionali, inoltre, sempre in tema di “biodiversità quotidiana”. Let it grow è una campagna promossa dalla rete dei musei scientifici, giardini botanici e zoologici europei (in sigla EAZA). Alle 17 (Sala Conferenze, Muse) si presenta restando in tema il volume “Orti botanici, Eccellenze italiane”, che sarà dato in omaggio ai partecipanti. Il libro è curato da Marina Clauser e Pietro Pavone, realizzata dall’Associazione nazionale Nuove Direzioni. La bella notizia è che tutte le numerose altre attività previste oggi per la Giornata della Biodiversità sono comprese nel biglietto d’ingresso e gratuite.