Mori, licenziato oltre al direttore anche l’enologo della Colli Zugna
Sempre più nella bufera la cantina sociale: dopo Tranquillini arriva l’addio del tecnico Malfatti Entro fine mese l’assemblea con il tentativo di Gazzini di puntare alla presidenza al posto di Saiani
MORI. Oltre al direttore Luciano Tranquillini, è stato licenziato anche l’enologo della Cantina Mori Colli Zugna, Enrico Malfatti, che nell'organigramma compariva come "tecnico di cantina" della cooperativa e che era una figura vicina in tutti i sensi allo stesso Tranquillini. Le motivazioni parrebbero essere le stesse di quelle che hanno determinato la contestata cacciata del direttore, legate cioè alla “sparizione” (solo dal punto di vista della contabilità e delle previsioni, non si è trattato di furto) di poco più di duemila ettolitri di vino, “trasformati” temporaneamente in acqua – con un “miracolo” di senso contrario rispetto a quello biblico – per tentare di mascherare il fatto che non tornassero i conti, circostanza poi scoperta dagli ispettori. Malfatti e Tranquillini hanno lavorato assieme più o meno negli ultimi quindici anni con il medesimo approccio e con analoghi punti di vista: anche Malfatti, come Tranquillini, stando a quanto riportato da “Il Dolomiti” ha manifestato l’intenzione di opporsi al provvedimento ricorrendo alle vie legali. Un’altra novità in località Formigher pare sia stato il mancato rinnovo del contratto della responsabile dell’enoteca, anche lei data come non certo ostile all’ex direttore.
Da parte sua Tranquillini riguardo alla questione dell’acqua fatta passare per vino aveva detto di essersi assunto colpe non sue (essendo in ferie nel periodo “incriminato”) per il bene della Cantina, compilando una nota che però poi sarebbe stata usata contro di lui, mentre l’ordine dell’operazione a suo dire sarebbe arrivato dal presidente Paolo Saiani. Da parte sua Saiani – che a suo tempo avrebbe richiesto chiarimenti scritti anche a Malfatti – a propria volta ha già dato mandato al proprio legale di agire per arrivare a un chiarimento definitivo nelle sedi opportune, dunque questa faccenda dovrebbe risolversi solo in tribunale. L’unico elemento che potrebbe sparigliare le carte (e le cause) potrebbe essere l’elezione alla presidenza del quasi outsider Valter Gazzini (ex assessore e consigliere comunale, attualmente semplice socio della cooperativa agricola), che, con il mandato di Saiani in scadenza, ha già annunciato di voler tentare la scalata (nella squadra proposta ci sarebbe Ettore Modena come vicepresidente) e ha fatto del reintegro del direttore licenziato la propria principale bandiera elettorale. L’assemblea elettiva, la cui data non è ancora stata ufficializzata, potrebbe tenersi a fine mese e l’avversario di Gazzini – se, come pare, non si troverà un accordo tra la corrente uscente di “governo” e quella potenzialmente entrante – dovrebbe essere l’attuale vicepresidente Francesco Moscatelli, figura da tempo nel direttivo della Cantina Mori Colli Zugna la cui elezione, in linea di massima nel segno della continuità, non dovrebbe comportare passi indietro sul caso Tranquillini, che ora si potrebbe ribattezzare caso Tranquillini-Malfatti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA