IL PARADOSSO 

I soci approvano all’unanimità il miglior bilancio di sempre

MORI. Andava approvato per limitare i danni ed è stato approvato all’unanimità (380 voti), ieri, il bilancio della Cantina Mori Colli Zugna: un passaggio obbligato per far sì che il pagamento delle...



MORI. Andava approvato per limitare i danni ed è stato approvato all’unanimità (380 voti), ieri, il bilancio della Cantina Mori Colli Zugna: un passaggio obbligato per far sì che il pagamento delle quote spettanti sulla produzione annuale arrivino ai soci, a prescindere dalle diverse posizioni e in attesa che sia fatta chiarezza sulle responsabilità e le conseguenze degli ultimi eventi potenzialmente disastrosi per la cooperativa. Dal punto di vista economico, il bilancio approvato dimostra paradossalmente una grande solidità. Tutti gli indicatori sono positivi. È aumentato l’utile (da 108.849 a 187.904 euro) e sono cresciuti in misura importante i ricavi dalle vendite: da 11 a quasi 13 milioni. Inoltre è aumentata sensibilmente la remunerazione delle uve: da 114 a 123,8 euro a quintale. La resa a ettaro, poi, indicatore onnicomprensivo dell’andamento, è passata da 13.452 euro a 15.390 euro: una situazione di crescita da tutti i punti di vista, per la Cantina. Dal punto di vista delle entrate, il rapporto con Cavit è valso il 72% del fatturato in termini di vendite e il 90% degli utili. 39 mila ettolitri la giacenza, di cui 17 mila di propria produzione, con un aumento consistente di prodotto in conto lavoro. E anche l’attività dell’enoteca – da settembre passata sotto il controllo diretto della Cantina – è risultata in crescita costante: +7%. La vendemmia 2016 ha fruttato 80 mila quintali, +5% sul 2015 e in media con gli anni precedenti. Nel 2017 invece c’è stata la vendemmia più povera degli ultimi dieci anni, con 210 ettari colpiti dalle gelate (di cui 168 di pinot grigio) tra Mori Vecchio, Loppio, Chizzola, Marco, Serravalle e Santa Margherita: un elemento di preoccupazione per il prossimo bilancio, sul quale gravano anche le ombre legate alle vicende giudiziarie e all’eventuale declassamento del vino. Il collegio sindacale ha dato parere favorevole al bilancio, ma riguardo alle altre vicende ha denotato «non sufficiente adeguatezza del sistema contabile e scarso coordinamento tra funzioni direttoriale e amministrative», con «insufficiente esercizio di funzioni direttoriali da un lato e carenza di funzioni organizzative dall’altro». (m.cass.)













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