Una pizzeria nel vecchio mulino
Denis Planchel: «Ingredienti freschi a km 0 e birre artigianali»
SEGONZANO. Il Dürer di Segonzano è un locale che ha fatto storia e non solo perché porta il nome del pittore fiammingo che tra 1494 e 1495 passò attraverso la Valle di Cembra. Il Dürer per anni è stato un pub, poi una spaghetteria (ma con il nome “Du Spaghi”), un circolo e da alcuni mesi è una pizzeria. Una pizzeria un po’ particolare, gestita da un giovane, intraprendente e determinato pizzaiolo di Pinè, Denis Planchel.
Il locale è stato spogliato rispetto al passato: ora tutto è stato recuperato per ridare al Dürer una nuova vita. Ciò che colpisce maggiormente è forse la veranda esterna, con colori “spagnoleggianti” che regalano luce e bellezza ad una struttura che non ha sicuramente nella location il suo punto di forza.
Ma l’aspetto più interessante di tutti è che l’evoluzione del locale in pizzeria segna quasi un “ritorno alle origini”: «Il Dürer in passato era un piccolo mulino. Sui muri si può vedere ancora il segno della porta» spiega Denis. «Per i miei impasti utilizzo una farina particolare, non raffinata, una farina di tipo 1 macinata a pietra: ecco quindi il collegamento con il passato del locale». Denis chiarisce poi la filosofia che guida le sue scelte, indirizzate ad offrire alla clientela un prodotto diverso: «Il mio intento è quello di valorizzare la pizza che deve essere cucinata rigorosamente nel forno a legna. La mia scelta ricade sempre su ingredienti freschi, buoni e genuini che pertanto non necessitano di essere lavorati più di tanto». Freschezza, genuinità e “chilometro zero” riguardo al cibo e anche riguardo alle bevande: al Dürer, infatti, si trova una selezione di birre artigianali della vicina Strada del Vino e dei Sapori.
Denis inoltre ha molto a cuore il concetto di stagionalità: oltre alle pizze proposte sul menù, amplia l’offerta creandone una con i prodotti tipici della stagione che abbina poi a una birra particolare. Anche per lo starter (ovvero lo stuzzichino) che offre ai clienti nell’attesa della pizza segue la stessa logica. Una ventata forte di cambiamento tra le mura di un locale che per anni è stato completamente diverso da com’è ora: solo il nome è rimasto lo stesso. Spiega Denis il perché: «Perché Dürer è stato qualcuno di importante che ha fatto qualcosa di bello per la Valle di Cembra». Si può proprio dire che niente è stato lasciato al caso.