Un bivacco tutto nuovo sulla Pala di San Martino

Sarà inaugurata domattina la casetta d’alta quota con una messa a Cima Rosetta La vecchia struttura è stata portata in paese come “testimone” dell’alpinismo


di MariaCristina Bettega


PRIMIERO. Si inaugura domani il nuovo bivacco delle guide alpine, sulla Pala di San Martino. Il ritrovo è previsto alle 8.30 al Colverde da dove si risale a monte con gli impianti fino ad arrivare sull'altopiano e da qui alle 10.30 a cima Rosetta verrà celebrata la messa cantata dal Coro Vanoi. In contemporanea le guide emerite del gruppo delle Aquile di San Martino - Primiero scopriranno una targa posta sul bivacco della Pala, a seguire pranzo in rifugio Rosetta.

La storia del bivacco iniziò nell’autunno del 1964 quando due alpinisti tedeschi, marito e moglie, si trovarono sulla Pala di San Martino esausti dopo aver percorso la via del Gran Pilastro e soprattutto senza un rifugio dove potersi riposare e riparare dal freddo e dalla neve. I due alpinisti rimasero in vetta per più di 48 ore protetti solo da uno sbrindellato telo di nylon. Il loro salvataggio è rimasto nella memoria delle guide alpine locali come uno dei più complessi, tanto che alle due guide in capo alla missione, Camillo Depaoli e Quinto Scalet, venne successivamente riconosciuto il premio dell’ordine del Cardo, sodalizio internazionale di spiritualità alpina che riconosce i gesti più significativi di solidarietà umana compiuta in montagna.

Dopo quell’ episodio, fortunatamente andato a buon fine, si capì la necessità di installare un bivacco sulla Pala che potesse fungere da rifugio sicuro per gli alpinisti. Quattro anni dopo, il 25 giugno 1968 un bivacco rosso dal tetto semicilindrico venne elitrasportato a 2.982 metri di quota diventando così un prezioso rifugio.

Lo scorso autunno il vecchio bivacco è stato sostituito da uno nuovo grazie all’impegno delle guide alpine e con contributo provinciale. Il nuovo rifugio, indispensabile per gli alpinisti che arrivano in vetta al calar del sole, stanchi o con meteo incerto per rientrare in valle, è internamente foderato in legno, ha due letti a castello, un tavolo, due panche, delle mensole e ganci per appendere le corde. La nuova casetta d'alta quota è interamente made in Primiero progettata da Ivano Tomas, costruita dall'impresa edile Bruno Zortea nella valle del Vanoi con la direzione lavori di Francesco Cemin. Il vecchio bivacco non è stato demolito ma dopo una breve fase di restaurazione è tornato a rivivere in centro a San Martino, vicino a Prà delle Nasse, dove racconta ancora storie e avventure di intrepidi alpinisti. In caso di maltempo la cerimonia di inaugurazione del bivacco della Pala avverrà nella chiesa parrocchiale di San Martino di Castrozza e la targa verrà simbolicamente scoperta al vecchio bivacco e il pranzo servito all’Hotel Regina.













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