Un'area attrezzata accompagnerà alla galleria

Assegnato ad un agronomo il progetto per valorizzare il percorso fino a Tovel



 TERRES. L'agronomo Francesco Decembrini di Vasio (Fondo) progetterà e dirigerà i lavori di sistemazione dell'area di sosta in località Bacino e del percorso da questo fino alla galleria ciclo-pedonale che collega Terres alla valle di Tovel.  L'incarico per lavori di sistemazione "a verde e scenica" sarà per un costo 13.671,49 euro, compresa Iva e spese previdenziali.  E' prevista la progettazione dell'arredo della zona con lo studio di un percorso organico che presupponga il giro in sicurezza del Monte Corno con andata dalla galleria e ritorno dal sentiero attrezzato di recente ricostruzione, ed un percorso culturale con l'installazione di bacheche che illustrino flora, fauna e geologia della zona.  La galleria Terres - Tovel è inserita nel "Dolomiti di Brenta Trek Country", percorso di circa 70 chilometri che consente di ammirare a tutte le tipologie di escursionisti, anche ai meno esperti, il paesaggio attorno alle Dolomiti di Brenta. Di questo sentiero la galleria di Terres è una delle opere caratterizzanti.  Lunga 2,4 chilometri, consente di raggiungere in direttissima dal Bacino di Terres la località Capriolo, a metà valle di Tovel, dove si collega con la sentieristica del Parco Adamello Brenta. Per chi vuole tornare indietro, dallo sbocco a Tovel della galleria girando a destra si può percorrere l'anello panoramico che torna a Terres attraverso il vecchio tracciato del secolare "lez", esposto a strapiombo sulla valle e che permette di godere un panorama mozzafiato sulla valle della Tresenga e in lontanza delle media Anaunia.  La galleria, realizzata alcuni anni fa dal Consorzio irriguo di Terres, Cunevo e Flavon, è alta circa 3 metri e dotata di impianto elettrico che scatta a tratti di cinquanta metri accompagnando l'escursionista o il biker. La galleria (che in inverno è chiusa, da novembre fino ad inizio aprile) infatti è aperta pure alle bici ed è attrezzata con piccole oasi di sosta ogni 500 metri con pannelli interattivi con la visione di reperti di rocce, alcuni molto rari, che consente a chi la percorre di seguire una sorta di percorso a ritroso nella geologia del gruppo Brenta. (g.e.)













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