Trasporto pubblico, il 90% dei bus è in orario

Rinnovata la convenzione fra i Comuni di Riva, Arco e Nago-Torbole I grossi autobus arancioni sono già “Euro 5”, presto passeranno al gas metano



ALTO GARDA. Il rinnovo della convenzione con i comuni di Arco e di Nago-Torbole per la gestione associata del servizio di trasporto pubblico locale della Busa, ha offerto ieri all'assessore Zanoni l'occasione per illustrare ai consiglieri una sintesi del decennio trascorso dall'aprile 2005, quando i grossi autobus arancio cominciarono il loro peregrinare sulle strade dell'Alto Garda. Il decennio si deve dividere in tre fasi, quella iniziale decisa in loco, quella rivista della Qnex e quella attuale che vede una correzione alla proposta Qnex. Dal 2005 al 2008 erano in funzione sette linee, andata e ritorno, con capolinea all'autostazione di viale Trento: da Riva ad Arco via Varone-San Tomaso; da Riva ad Arco via San Tomaso-San Giorgio, la circolare di Arco, la circolare di Riva e la Riva-Torbole Nago. I bus percorrevano 220 mila chilometri all'anno al costo di 2,81 euro a km: costo complessivo 618.200 euro per i 12 mesi e ricavi per poco più di 55 mila euro, al 9%. Nel 2009 partì il piano studiato dal rivano Marco Danzi della Qnex - società bolzanina specializzata nel settore - che introdusse il cadenziamento degli orari, l'aumento del numero delle fermate (tutte solo a richiesta per evitare inutili perdite di tempo) ed il loro avvicinamento ai centri abitati, la coincidenza con le linee del servizio extraurbano.

Le linee vennero ridotte a 5: circolare Riva - Varone - Varignano - ospedale - Arco - San Giorgio - Sant'Alessandro - Brione nei due sensi, la Nago - Torbole - Riva - Arco Bolognano, la circolare di Riva per servire il cimitero e la Torbole - Busatte. Ben 327.500 i chilometri annui percorsi al costo unitario di 3,40 euro; 1.120.500 la spesa complessiva, 125.400 euro i ricavi con una copertura dell'11,20%. Dopo 2 anni, dal 2011, venne avviata la modalità tuttora in atto, attraverso l'eliminazione della Torbole Busatte e della circolare Riva cimitero per inutilizzo e l'introduzione in due giorni settimanali d'una fermata al cimitero del Grez sulla linea 3. I chilometri percorsi scesero a 286.000 ed il costo unitario salì a 3,50; il costo annuo è di 1.001.000 euro, il ricavo di 165.000, gli utenti 345.000, la copertura al 16,5%. Qui salta fuori una contraddizione: se i viaggiatori sono stati quasi 350 mila e ciascuno ha pagato 1 euro (quello è il costo del biglietto valido per 70 minuti, contro un costo medio di 1,40 euro per il trasporto pubblico in Italia, 2,5 euro la media dell'Inghilterra e 2 quello della Germania) il ricavo dovrebbe essere superiore ai 165 mila euro dichiarati. La spiegazione sta nel fatto che gli abbonati - che rappresentano più della metà degli utenti - pagano direttamente alla Provincia ed i relativi importi non entrano nel conto dei ricavi del servizio locale.

Infine alcuni dettagli: nella Busa sono attualmente utilizzati 3 autobus Euro 5: non sono baracconi antidiluviani anche se “Trentino Trasporti” sta marciando verso l'utilizzo esclusivo di mezzi a metano. La puntualità, rilevata nel 2014, è decisamente buona: sulla linea 1 il 91% delle corse è in orario; sulla 2 va anche meglio, il 95% dei bus arriva all'ora segnata sul tabellino di marcia. Sulla 3 in giugno è in orario l'86% dei mezzi e d'agosto il 74%: il dato peggiore si giustifica col fatto che questi autobus passano dalla rotonda di Torbole e da viale Rovereto. Infine 16 delle fermate sulle due linee circolari sono abilitate al servizio disabili, cioè in grado di caricare le carrozzine.

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