Sono in arrivo due nuove farmacie
Oltre a S. Giorgio (già autorizzata), aperture ipotizzate a Lizzana e Noriglio
ROVERETO. Le farmacie nel Comune di Rovereto passeranno da 10 (già autorizzata S. Giorgio) a 12. Un aumento di due unità, in seguito al decreto liberalizzazioni, che potrebbero trovare collocazione a Lizzana e a Noriglio. Ma c'è l'incognita del dispensario farmaceutico di Marco: rimarrà tale o diventerà farmacia? In tal caso sarebbe una sola la nuova apertura. I tempi per decidere la zonizzazione, ovvero la collocazione delle nuove farmacie, sono stretti. Entro aprile dovrà essere ridisegnata la mappa in città e nei quartieri dopo essere passata al vaglio della commissione attività economiche e del consiglio comunale. Ieri l'assessore comunale Giuseppe Bertolini ha incontrato l'assessore provinciale alla sanità Ugo Rossi «per capire a livello provinciale come stanno le cose. Una preoccupazione che non è solo mia visto che se noi aumentiamo di due farmacie, Trento aumenta di sei. Dal canto suo l'assessore ha assicurato il suo impegno a fornire in tempi brevi un parere sulla nuova normativa nazionale». Attualmente sono nove le farmacie aperte sul territorio comunale. Che con l'aumento della popolazione sono arrivate a 10, ma solo sulla carta visto che per quella prevista a S. Giorgio, che ha già ottenuto l'ok della Provincia, si è in attesa del bando per il concorso. Un caso a parte è Marco dove da settembre il dispensario farmaceutico, che dipende dalla farmacia Monte Albano di Mori, ha aperto con un orario prolungato (da due a sei ore al giorno) per fornire un servizio più efficiente ed apprezzato dai residenti della frazione più a sud del Comune oltre che dagli abitanti di Serravalle e Chizzola. Ora dalle 10 farmacie si passerà a 12 grazie al decreto del governo sulle liberalizzazioni. Dove potrebbero aprire? «Dobbiamo ancora dare un'indicazione - afferma l'assessore Bertolini - ma non è fuori luogo ipotizzare Lizzana (magari il Rovercenter) e Noriglio, due quartieri ancora scoperti che potrebbero beneficiare del nuovo servizio. Come Comune, commissione e consiglio, daremo le indicazioni per le zone meno fornite salvo poi passare dalla Regione o dalla Provincia che, verificato con l'Ordine dei farmacisti, potranno dare parere favorevole o cambiare». Rimane da verificare il capitolo Marco. Il dispensario rimarrà tale e quindi ci sarà la possibilità di aprire due nuove farmacie? Oppure Marco sarà considerata sede di farmacia togliendo in questo modo la possibilità ad un quartiere di avere la sua farmacia? In sostanza, dovesse prevalere questa ipotesi, l'apertura si limiterebbe ad una unità. «Non si può buttare nel secchio un investimento di questo tipo - è il parere di Bertolini - Il servizio offerto agli utenti è importante e apprezzato; quindi prima di decidere in merito è necessario ragionare con molta attenzione. Con due nuove farmacie si riduce il bacino d'utenza e posso capire la categoria dei farmacisti, ma non si può pensare di far chiudere bottega con troppa leggerezza...».
© RIPRODUZIONE RISERVATA