Scivola dal sentiero e muore sul Lagorai

La vittima è Martina Broglio, 45 anni di Lusiana. È precipitata per 200 metri mentre stava salendo su Cima Canzenagol



CAORIA. Si erano alzati presto per arrivare sulla Cima Busa Alta, e poi andare su Cima Canzenagol, nel gruppo del Lagorai montagne con un panorama mozzafiato. Un percorso affascinante e caratterizzato da numerose testimonianze della Grande Guerra, con trincee e baraccamenti. Un percorso che, però, è costato la vita a una donna vicentina, Martina Broglio, 45 anni, impiegata di banca di Lusiana, comune dell’altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza. La donna è scivolata sull’erba umida ed è precipitata per 200 metri su un pendio con vari salti di roccia. La giovane donna faceva parte di un gruppo di 9 amici. La comitiva aveva raggiunto in mattinata Ziano di Fiemme e poi Malga Sadole dove sono state lasciate le macchine. L'incidente si è verificato verso le 15 e 50 nel tratto tra Cima Busa Alta e Cima Canzenagol, sul versante che dà verso Canal San Bovo, a quota 1.900 metri. Secondo quanto raccontato dagli amici ai carabinieri di Canal San Bovo e agli uomini del Soccorso alpino, il gruppo stava percorrendo il sentiero (che non presenta particolari difficoltà, ma è esposto e circondato da salti di roccia alti quattro o cinque metri) quando Martina è scivolata sull'erba e ha perso l'equilibrio. Gli amici l'hanno vista cadere sul primo salto di roccia e poi precipitare anche sul secondo. La donna non ha potuto aggrapparsi a niente. Non c'erano appigli. Così è ruzzolata per almeno 200 metri battendo più volte la testa. Gli amici hanno immediatamente dato l'allarme con il telefonino al 118. La centrale operativa di Trento ha inviato sul posto l'elicottero di Trentino Emergenza e una squadra dell'aerea operativa del Trentino orientale del Soccorso alpino. Il medico è stato calato con il verricello sul posto, ma ha solo potuto constatare la morte della sfortunata Martina. La giovane donna è morta sul colpo a causa dei tanti traumi. La salma è stata recuperata con l'aiuto della squadra del Soccorso alpino e portata dall'elicottero a Caoria dove è stata composta nella camera mortuaria. Gli amici della giovane donna sono stati accompagnati in stato di choc dagli uomini del Soccorso alpino a Malga Sadole.

Sembrava la giornata ideale per una gita in montagna. Il tempo era splendido e non c'era vento. Il gruppo è arrivato a Ziano di Fiemme e poi ha raggiunto in auto il rifugio Cauriol e Malga Sadole. In circa 2 ore il gruppo è arrivato a Cima Busa Alta, a quota 2.509 metri, dove ha fatto sosta potendo godere di un panorama straordinario. Poi ha ripreso la marcia per arrivare a Cima Canzenagol, a quota 2.486 metri.

Dalla Cima Busa Alta si percorre a ritroso il cammino fatto fino a ritrovare l'ultimo bivio, a quota 2.200 metri: di qui si imbocca la mulattiera di guerra che sale a zigzag il pendio prativo della Cima Canzenagol fino a portarsi sotto le rocce della cresta. Il percorso (non segnato) non è sempre evidente, la mulattiera in più punti tende a scomparire. Anche qui il panorama è amplissimo, e spazia dalla Valle di Fiemme alla vicina Cima di Cece, fino alla retrostante Cima d'Asta. L'incidente si è verificato proprio a metà del sentiero. L’impiegata di banca, che era una grande appassionata di montagna e non una sprovveduta alle prime armi, probabilmente è scivolata in un tratto scoperto e non ha potuto far niente.













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