Regole, i candidati scendono in campo
Gli usi civici di Spinale e Manez al voto il 20 ottobre. In lista per i tre Comuni anche gli ex sindaci di Preore e Montagne
GIUDICARIE. In Trentino il confronto elettorale è il 27 di ottobre. Ma per Ragoli, Preore Montagne, tre comuni della busa di Tione che in tutto non fanno 1.500 abitanti (il più popoloso è Ragoli con 770, proprietario di mezza Madonna di Campiglio) l’appuntamento alle urne è anticipato a domenica prossima.
In questo caso a votare ci andranno solo i capi fuoco, che altro non sono che i capifamiglia. Capofuoco: da ceppo acceso, camino, fuoco dell’abitazione, nella tradizione delle Regole Spinale-Manez, l’associazione degli usi civici dei tre comuni dove, il 20, si rinnova l’assemblea degli organi statutari. Venticinque persone in tutto (13 per Ragoli, 7 per Preore e 5 per Montagne) che poi nomineranno i sei membri del direttivo, presidente compreso. Un organo assembleare che, com’è ormai tradizione dal 1961 - anno in cui la Provincia con un’apposita legge, l’Ordinamento delle Regole Spinale Manez, ripristina, dopo 160 anni l’assemblea generale delle Regole - si prenderà cura nel quadriennio, delle ingenti proprietà di cui le “Regole” dispongono. Quasi 5.000 mila ettari di boschi e pascoli (4.000 dello Spinale e 700 di Manez). Un tempo semplici terre di pascolo e di esbosco del legname a disposizione della comunità (il primo documento della “Spinale-Manez” risale al 1249, ma c’è chi la fa risalire all’ epoca pre-romana o addirittura ai popoli Reti, 1.000 anni prima di Cristo).
Oggi, grazie allo sviluppo sciistico (chi non ha mai sentito parlare di rifugi come il Boch, o lo Spinale - oggi Fiat - di malga Fevri o Montagnoli?) sono una miniera d’oro per le comunità di quei paesi. Buono legna, contributi agli anziani nelle case di riposo, incentivi allo studio per i giovani, ski pass gratuiti, sono solo alcuni dei privilegi che i Regolieri o Regolani hanno, in virtù di questo patrimonio, con proprietà immobiliari anche nell’abitato di Campiglio. E’ dunque per gestire questa gallina dalle uova d’oro (il solo affitto del rifugio Boch, pur ridotto di un terzo rispetto agli affitti milionari di qualche anno fa, porta nelle casse della Comunità 340 mila euro all’anno) che domenica prossima 444 capifuoco (246 Ragoli, 119 Preore, 79 Montagne) andranno alle urne. Il clima si sta surriscaldando. E, come ogni elezione che si rispetti, contempla depliant di presentazione delle liste (le prime note sono quelle di Preore e Montagne con 7 e 6 candidati) con tanto di slogan e programmi. Sono lontani i tempi in cui i capifamiglia si riunivano sotto il vecchio campanile delle Regole, nella villa di Vigo, e al triplice suono della campanella sceglievano i loro delegati. Oggi gli interessi non sono più il legnatico e la gestione delle malghe che venivano raggiunte con faticose trasferte da Valagola fino ai crinali dello Spinale. Per questo c’è chi nella più smaliziata delle tradizioni, aspetta l’ultimo giorno per scoprire le carte. C’è da dire, che liste a parte , tutti gli aventi diritto al voto, possono essere votati. Tra i candidati certi - oltre al presidente uscente Zeffirino Castellani, in carica da 8 anni - ci sono in lizza pezzi da novanta. Persone a cui le comunità avevano dato fiducia, come l’ex sindaco di Preore Enzo Ballardini (4 mandati), e Bruno Simoni di Montagne (5 legislature).