Radicchio tardivo, che delizia: degustazioni e una festa
PROVES. A partire ad oggi e per tre fine settimana ritornano le “Settimane del radicchio tardivo”, proposta culinaria che da oltre 20 anni segna il calendario gastronomico autunnale nell’Alta Val di...
PROVES. A partire ad oggi e per tre fine settimana ritornano le “Settimane del radicchio tardivo”, proposta culinaria che da oltre 20 anni segna il calendario gastronomico autunnale nell’Alta Val di Non di lingua tedesca. Una verdura di colore rosso autunnale e sapore gradevolmente amarognolo che, dal venerdì alla domenica, le osterie e i ristoranti dell’Alta Val di Non propongono in degustazione insieme ad altre specialità locali, come il LaugenRind (la carne di manzo locale), la selvaggina o i funghi. Si inizia con la festa del radicchio a Proves domenica prossima 24 settembre: la cooperativa agricola Deleg introduce tutti i curiosi alla coltivazione e produzione della nobile verdura, offrendola anche all’acquisto.
Il radicchio rosso tardivo, originario dal Trevigiano, viene coltivato in Alta Val di Non dal 1996. Si tratta di un progetto originariamente finanziato dal programma comunitario Leader per favorire lo sviluppo delle zone contadine di montagna. Fra tutte le varietà di radicchio esistenti, quella tardiva è indubbiamente quella più pregiata. Una verdura genuina e salutare, ricca di vitamine e di sali minerali. Il clima dell’Alta Val di Non ne esalta le note aromatiche. Notti fresche e giornate calde donano alle foglie sottili del radicchio tardivo il tipico sapore amarognolo e ne favoriscono la precoce maturazione. Dopo il raccolto le piante vengono immerse in un bagno di acqua fresca di sorgente per giungere poi nelle pentole dei cuochi come croccante verdura speciale. Iniziative analoghe sono in programma anche a Senale San Felice, sempre in Alto Adige, con i vari ristoranti del territorio. (g.e.)