Profughi, rivolta al centro di accoglienza di via Fersina
I richiedenti asilo hanno bloccato l'accesso alla struttura: "Vogliamo essere ospitati all'interno di normali abitazioni"
TRENTO. Tensione questa mattina al centro di accoglienza per richiedenti asilo di via Fersina, dove gli ospiti della struttura si sono chiusi all'interno dell'area avanzando alcune rivendicazioni. In particolare i migranti sarebbero esasperati per i tempi troppo lunghi delle pratiche di accoglienza e chiedono di essere ospitati all'interno di abitazioni sul territorio invece che in una residenza collettiva come quella allestita dalla Provincia nell'ex caserma dell'esercito a Trento sud.
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Trento, la protesta dei profughi al centro di accoglienza
I cancelli del centro di accoglienza sono stati chiusi, con una cinquantina di richiedenti asilo che non consentono l'ingresso all'area e il personale al servizio della struttura chiuso all'interno. Secondo alcune testimonianze la protesta sarebbe cominciata questa mattina alle 7, con l'impossibilità per persone esterne di entrare nell'area. Si tratta comunque di una protesta pacifica sorvegliata dalle forze dell'ordine che stanno controllando il territorio.
Attorno alle 9 sul posto è giunto il dirigente provinciale delle politiche sociali, Silvio Fedrigotti che ha ascoltato le richieste dei migranti. Tra i problemi segnalati ci sono anche la cattiva qualità (e varietà) del cibo, l'incertezza sui tempi di attesa e le differenze tra i tempi di attesa per l'esame delle domande in varie parti d'Italia (con tempi più lunghi a Trento).
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Le richieste: cibo migliore e tempi d'attesa più brevi
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