Per il restauro di castel S.Anna risparmiati 11 mila euro
SPORMINORE. Ultimato nel maggio 2009, il restauro delle rovine di castel Sant'Anna (o Sporo) è costato meno del previsto (425.255 rispetto alla spesa ammessa di 436.914) e così la giunta provinciale ha ridotto l'importo delle rate annuali di contributo al comune da 41.923 a 39.165 euro. Il recupero dei 16.548 euro (2.758 per ciascuna delle sei rate già corrisposte) avviene con la maggiorazione degli interessi dovuti a norma di legge. Nell'epoca del massimo sviluppo, il castello comprendeva una chiesa e 4 torri angolari, oltre alla torre pentagonale alta 14 metri, restaurata e consolidata con una struttura metallica. Con il dirimpettaio castel Belfort a Spormaggiore, castel Sant'Anna chiudeva la valle di Non a sud presidiando la «Strada imperiale», l'antico collegamento tra l'Anaunia e le valli del Sarca e le Giudicarie verso il Bresciano. Secondo le note storiche raccolte dall'architetto Fabio Bartolini (suo il progetto del restauro), la prima notizia del castello risale al 1165. Nel 1312 ne divennero proprietari gli Sporo (poi Spaur, attuali conti di Castel Valer di Tassullo), che lo abitarono fino al 1685, quando si ritirarono a Sporminore. Dal 1720 è iniziato il declino. (g.e.)