Pampeago, allarme per le mega-feste
Migliaia di giovani in alta quota (fuori orario) e il Comune protesta
TESERO. E' allarme per le «mega feste» dei giovani in quota sull'alpe di Pampeago, anche oltre l'orario di chiusura degli impianti. Una situazione davvero preoccupante e un fenomeno che rischia di sfuggire al controllo: sono infatti migliaia le persone che prendono d'assalto il rifugio Ganischger Alm (nel Comune di Nova Ponente) salendo dal versante trentino. La conferma arriva anche dall'amministratore degli impianti di risalita di Pampeago, Pietro De Godenz: «Una situazione non più sostenibile - conferma - le migliaia di giovani che si radunano a volte sconfina oltre il consentito, creando lavoro anche al soccorso alpino per recuperare ragazzi in preda agli effetti dell'alcol e portarli all'ospedale in coma etilico». E' preoccupata anche l'amministrazione comunale di Tesero per la massa di giovani turisti che ogni sabato e domenica prendono letteralmente d'assalto senza rispetto e senza regole la nota località turistica di Pampeago, creando trambusto danneggiamenti e sconquasso dopo le feste alla malga rifugio di Pampeago. «Ogni sabato assistiamo impotenti - sottolinea il vicesindaco di Tesero Alan Barbolini - all'arrivo delle orde dei "nuovi barbari" che hanno fissato il loro quartier generale al rifugio in quota e che sotto i fumi dell'alcol provocano danneggiamenti e grave disagio. Quello che ci preoccupa maggiormente - assicura - è il fatto che sono quasi tutti minorenni, provenienti con i pullman dal Trentino e dall'Alto Adige, ma anche da fuori regione e arrivano con la bottiglia in mano e non si rendono conto della brutta immagine che creano». 8Qualche giorno fa hanno divelto tutti gli elementi in plastica della segnaletica stradale dall'hotel Shandranj in su. Noi abbiamo provveduto a segnalare gli episodi al comando della Compagnia carabinieri di Cavalese che hanno assicurato il loro impegno per tenere sotto controllo il territorio». A Pampeago ci sono per altro molti operatori economici particolarmente preoccupati ad incominciare dai titolari degli alberghi e dei negozi per l'aumento di episodi di vandalismo e di danneggiamento: «Spero - conclude il vicesindaco Barbolini - che questo triste andazzo che non ha precedenti nella storia della nostra stazione sciistica finisca al più presto e si ritorni alla normalità».
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