Malga Sorgazza, i gestori lasciano dopo 13 anni
PIEVE TESINO. Dopo tredici anni Maurizio Caleffi e la moglie Carla lasciano la gestione di Malga Sorgazza, il rifugio nella località diventata famosa in tutto il Trentino per le sue stupende cascate...
PIEVE TESINO. Dopo tredici anni Maurizio Caleffi e la moglie Carla lasciano la gestione di Malga Sorgazza, il rifugio nella località diventata famosa in tutto il Trentino per le sue stupende cascate di ghiaccio.
Era l’ormai lontano 2004 quando Maurizio e Carla si erano trasferiti da Ferrara per prendere in gestione la malga che sorge nel territorio del Comune di Pieve Tesino. Il luogo, che si trova ai piedi di Cima d'Asta, è stupendo e d'inverno è diventato meta degli appassionati delle scalate sul ghiaccio. Purtroppo la zona era finita anche agli onori della cronache locali e quindi anche sulle pagine del Trentino a causa dei periodi di isolamento che i gestori hanno dovuto affrontare nei mesi invernali. Infatti, il locale è collegato da un unica strada comunale che più volte è stata interrotta dalle valanghe arrivando perfino un anno a lasciare isolata la malga per ben 50 giorni. In quei giorni si era anche parlato anche di un tunnel paravalanghe ma poi l'ipotesi era stata scartata a causa dei costi che si aggiravano intorno ai 3,5 milioni di euro.
Il locale, adibito anche a ristorante, in questi tredici anni non è stato aperto soltanto durante l’alta stagione turistica, ma anche in autunno e in primavera diventando così nel tempo un punto di riferimento per coloro che in quella zona si recavano a fare semplicemente trekking.
Dal primo maggio, però, Maurizio e Carla non ci saranno più ad attendere i clienti in malga. La notizia è stata annunciata sulla pagina Fecebook del locale con tanto di ringraziamenti a tutti coloro che negli anni anno sostenuto in un modo o nell'altro questa attività. Il Comune sta attendendo in questi giorni la comunicazione ufficiale, dopodiché verrà indetto un bando per assegnare la gestione della struttura, se possibile già entro l'estate. La speranza è che chi verrà dopo Maurizio e Carla assuma con la stessa loro passione l’impegno. (s.f.)