Malga Cloz: cibo, yoga e aria pura
Il nuovo gestore è Mirco Floretta, cuoco che ama la cucina ma anche gli spazi aperti e gli animali
CLOZ. L’asta indetta dal Comune di Cloz per l’affido della malga di proprietà dopo la rinuncia di Flavio Conter di Livo, che l’aveva gestita per due anni, se l’è aggiudicata Mirco Floretta. A 26 anni è già un cuoco esperto, con in tasca il diploma di “Tecnico della ristorazione”, conseguito alla scuola Enaip di Ossana.
Entusiasta per la nuova attività intrapresa, Floretta spiega: «A me piace vivere a stretto contatto con la montagna e all’aria aperta, amo la natura e gli animali, mi piace anche l’allevamento. Impegnandomi in questo lavoro volevo anche mettere a frutto l’esperienza maturata in diversi anni negli alberghi di Madonna di Campiglio e in altri in valle; volevo mettermi in gioco per crearmi un’impresa tutta mia e sono contento; il lavoro non manca».
Ad aiutare Mirco nella conduzione dell’agriturismo ci sono la moglie Michela Prevedel, il padre Dante e i loro familiari. Il caseificio, che per il momento produce dell’ottimo Casolet, burro, ricotta e yogurt, lo gestisce il casaro Nicola Gaisere, mentre il pastore Giorgio Tomoiada si occupa degli animali, che sono molti.
Il nuovo gestore di Malga Cloz aggiunge: «L’inizio è stato molto duro, causa l’imperversare del cattivo tempo, ma nonostante tutto siamo riusciti a crearci un bel giro di clientela e abbiamo messo in campo molte iniziative originali, per attirare i visitatori». Una di queste, molto curiosa, è lo “Yoga in malga”: «Un’opportunità per sperimentare alcuni degli aspetti più interessanti della pratica dello yoga, dando spazio alla condivisione e allo scambio, come la camminata consapevole, la presa di coscienza della natura e la relazione sensoriale che permettono di raggiungere una quiete maggiore». «Per l’inverno - continua Floretta - voglio preparare delle piste da sci da fondo, ciaspole e slitte, e un miniparco giochi per bambini». Ci sono anche delle visite guidate alla malga riservate ai gruppi, poi merende, cene e pranzi. Durante l’estate di domenica c’è stata musica tipica tirolese con fisarmoniche. A luglio, hanno partecipato alla “Festa del latte”, che si è tenuta sui “Pradiei” nella zona fra Sarnonico e Romeno a cui hanno partecipato tutti i caseifici della valle. Il 21 agosto scorso c’è stata la festa degli alpini di Cloz. Il 17 agosto, il tramonto in malga: si può assistere alla mungitura e fermarsi a cena.
Il pascolo si estende per 58 ettari sui quali si alimentano 43 mucche, 25 manze e 5 cavalli; c’è poi un recinto con 12 maiali; oltre ad alcune pecore nane trovano posto anche animali da cortile: pavoni, galline e conigli.
La malga è situata nel cuore delle Maddalene, a 1.732 metri, vicino al confine fra Val di Non e Val d’Ultimo. È di proprietà del Comune di Cloz, ma è compresa fra i beni catastali di Lauregno che insiste sulla provincia di Bolzano. È facilmente raggiungibile percorrendo la strada che parte da Revò salendo verso Proves e poi in direzione della Val d’Ultimo. Dopo il bivio per Proves, prima di entrare in galleria, si trova un ampio parcheggio “Hofmahd” e da lì si prosegue a piedi per 10 minuti. Dopo aver visitato la malga si può percorrere il sentiero “Bonacossa”, molto agevole e panoramico che porta alla malga di Revò, poi alla Kessel Alm, e si può arrivare fino a Proves; lungo il percorso sono collocati pannelli didattici su piante e fiori locali.