Le esperienze di vita di Ketti in vetrina nella mostra “Cani”
SEGONZANO. “Nemo profeta in patria” recita un vecchio detto… e per evitare che questo detto riconfermi la sua verità, il Comune di Segonzano ha deciso di allestire una mostra dedicata a Giuliana...
SEGONZANO. “Nemo profeta in patria” recita un vecchio detto… e per evitare che questo detto riconfermi la sua verità, il Comune di Segonzano ha deciso di allestire una mostra dedicata a Giuliana Caterina Marinelli, conosciuta come la “Ketti”, personaggio un po’ eccentrico, la “Ketti dei cani”, la “Ketti della Stella Bianca”, la “Ketti che suona l’organo”. «L’idea di allestire una mostra con le sculture di Caterina nasce con la precisa volontà di valorizzarla da un punto di vista artistico», spiega Cristina Ferrai, assessore alla cultura del comune di Segonzano.
“Cani” è il titolo della mostra, dal quale si evince anche il tema dominante delle opere. «Il cane è legato a un trauma infantile vissuto dall’artista: abbandonata dai genitori, ha vissuto in orfanotrofio fino a 11 anni. La direttrice dell’orfanotrofio aveva un cane che amava quasi più dei bambini che, quindi, cercavano di essere come il cane. Anche dopo l’adozione Caterina ha mantenuto comportamenti tipici dell’animale». E nell’arte Caterina ha riversato e riversa tutto il suo vissuto, tutte le sue esperienze: i traumi infantili, ma anche le esperienze come soccorritrice volontaria della Stella Bianca. La mostra sarà inaugurata oggi alle 17 e rimarrà aperta al pubblico fino al 15 dicembre. (i.p.)