La piazza del Mart ora si chiamerà Umberto Savoia

ROVERETO. La piazza del Mart è ora "piazza Umberto Savoia". Il consiglio comunale giovedì scorso ha approvato all'unanimità l'intitolazione della piazza al pittore che per primo lanciò l'idea del...



ROVERETO. La piazza del Mart è ora "piazza Umberto Savoia". Il consiglio comunale giovedì scorso ha approvato all'unanimità l'intitolazione della piazza al pittore che per primo lanciò l'idea del polo museale. La delibera è stata presentata dall'assessore Mario Bortot e integrata poi dagli altri due assessori, Previdi e Graziola. Arriva così a compimento un lungo percorso; è da tempo che si parla dell'intitolazione della piazza a Savoia. Ora sotto la cupola non giace più una semplice "piazza del Mart", ma si trova piazza Savoia. Il consiglio ha replicato il voto in tal senso già dato, sempre all'unanimità, nel 2013. Non si arrivò all'ufficialità perché servivano dieci anni dalla scomparsa di una persona, prima di potergli dedicare una via o una piazza. Savoia è morto dieci anni fa, adesso, e ora è possibile dedicargli la piazza. Nel 2013 i proponenti dell'intitolazione erano Mauro Previdi e Beppino Graziola. «Umberto era un artista, insegnava disegno e per un certo periodo fu consigliere comunale per i Verdi, ma soprattutto era una delle menti più libere e creative di Rovereto - ha detto in consiglio Previdi - Un uomo che non temeva di confrontarsi con la grandezza delle idee. Chi mai, infatti, avrebbe pensato che dalla volontà di trovare casa alle opere di Depero, sarebbe nato il Mart, un museo internazionale? Savoia si distinse per la battaglia che fece per creare un museo che fosse risolutivo per il futuro della città e di conseguenza per il Trentino. Umberto covava un’idea grandiosa». «Umberto Savoia - ha aggiunto Graziola - era un artista vero, un uomo di grande genialità che sapeva fare di tutto e non aveva pregiudizi nei confronti di nessuno, generoso e molto attaccato a questa città, che ha amato fino alla fine. Intitolargli la piazza del Mart è un atto dovuto ed il minimo che la nostra città possa fare in ricordo di questo nostro grande concittadino». (m.s.)













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