La Casa del vino sbarca al castello
Avio, grazie all’accordo con il Fai apre a giugno una locanda per la promozione del territorio
AVIO. Cosa unisce la Casa del vino di Isera con il castello di Avio? Un elemento per tutti: l’amore e la promozione del territorio. Che significa: cultura, storia, ambiente e prodotti della terra. Da questa comunione di intenti nasce una nuova realtà che vedrà la luce nei primi giorni del prossimo mese: “La Locanda del castello”. Un’idea che nasce, e non a caso, dal marchese Carlo Guerrieri Gonzaga. Perché, ancora prima di ricoprire il ruolo di presidente della Casa del vino, il marchese è il proprietario della tenuta di San Leonardo, nel Comune di Avio, dalla quale gode (guardando verso nord) la vista del castello. Un maniero al quale la famiglia Guerrieri Gonzaga è sempre stato legata già ai tempi in cui i proprietari erano i conti Castelbarco che nel 1975 cedettero il castello al Fai, Fondo per l’ambiente italiano. «Da tempo - spiega il marchese - pensavo che sarebbe stato bello riaprire qualcosa al castello dopo la chiusura del punto di ristoro e del bar avvenuta parecchi anni fa». E perché non stabilire allora un legame tra la Casa del vino (che rappresenta 32 produttori di vini, vale a dire oltre il 90% della produzione vitivinicola della Vallagarina) e il castello di Avio? Detto, fatto: il consiglio direttivo della Casa approva l’iniziativa, il Fai accoglie la proposta e si arriva quindi alla firma del contratto per la cessione di un ramo d’azienda. Entusiasta il marchese Guerrieri Gonzaga così Marco Di Luccio, responsabile gestione e sviluppo beni Fai: «Cerchiamo di promuovere il territorio in tutte le sfaccettature e nella Casa del vino abbiamo trovato il partner giusto: non fosse stato così non avremmo riaperto. Parliamo la stessa lingua quando parliamo di rispetto e promozione del territorio. E anche nell’amministrazione comunale abbiamo trovato grande disponibilità». (g.r.)
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