Il Mercatone Uno rinnovato dà lavoro a sessanta persone

Taglio del nastro a San Michele all’Adige di un negozio che come gli altri 77 della catena italiana è in vendita


di Daniele Erler


SAN MICHELE ALL'ADIGE. Taglio del nastro ieri mattina per il rinnovato Mercatone Uno a San Michele. In realtà il punto vendita non ha mai chiuso i battenti, ma si presenta ora in una formula ampiamente rinnovata. Un maquillage che è anche un sostanziale rilancio, ad un anno esatto dal decreto ministeriale, che il 7 aprile del 2015 aveva disposto – ovviamente a livello nazionale – l'amministrazione straordinaria della società.

San Michele punta ad essere una sorta di vetrina, riflesso dell'avvenuta rinascita del gruppo. Il tutto a poche settimane dall'apertura di un bando, che cercherà un acquirente per l'intero comparto aziendale. Lo ha spiegato ieri, proprio a San Michele, Italo Soncini, direttore generale di Mercatone Uno. «A distanza di un anno – ha spiegato Soncini – a livello nazionale abbiamo riaperto 17 negozi che erano stati chiusi transitoriamente. Oggi abbiamo 59 negozi attivi. Abbiamo riportato al lavoro circa 900 colleghi prima in cassa integrazione; ora abbiamo una forza lavoro di circa 2.700 persone». «Gli ingressi sono cresciuti significativamente – aggiunge Soncini –. In un anno abbiamo avuto dei risultati industriali oggettivamente positivi. Ora ci aspetta un processo di vendita dell'intero gruppo e di tutti i suoi punti vendita, circa 78, contando oltre ai negozi attivi quelli temporaneamente sospesi. Il bando dovrebbe partire nelle prossime settimane».

«Già nel corso del 2015 – spiega Soncini – abbiamo avuto tante manifestazioni d'interesse da parte di operatori del settore o investitori finanziari, parecchie di queste erano per rilevare l'intero compendio. Per questo siamo fiduciosi che l'avvio del processo di vendita porterà a risultati positivi».

È proprio da questo contesto che passa anche il rilancio a San Michele, mai scollegato da ciò che succede a livello nazionale. «È un punto vendita che ci ha sempre dato grandi soddisfazioni dal punto di vista dei risultati commerciali – commenta Soncini –. L'ingresso in amministrazione straordinaria aveva però inevitabilmente influito sulle sue performance». Quella di ieri è stata quindi una sorta di metaforica riapertura. «Rispetto a prima – chiarisce Soncini – è un punto vendita totalmente diverso: è stato rinnovato l'esterno, il portale, il magazzino, e soprattutto il layout interno.

Nel campo della distribuzione del mobile, il punto di vendita trentino è oggi uno dei più innovativi su scala nazionale». Il risultato diretto è che circa 60 fra dipendenti e lavoratori dell'indotto torneranno a lavorare stabilmente.













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