Il conte non avrà la strada per il bosco
La Provincia ha respinto la domanda di Ulrico Spaur per realizzarla su un terreno «vincolato» nei pressi di Castel Valer
TASSULLO. Respinta dalla Provincia la domanda del conte Ulrico Spaur per la trasformazione di coltura a scopo infrastrutturazione in località “Castel Valer” di cinque particelle fondiarie nei dintorni del maniero.
Obiettivo della richiesta era la costruzione di una strada privata a servizio del bosco di proprietà e prevedeva la rimozione di una superficie boscata di circa 2.000 metri quadrati di abeti con buona presenza di latifoglie. L'istanza era stata persentata alla Forestale di Cles il 25 ottobre 2011. Trattandosi di area sottoposta a vincolo idrogeologico, il 18 novembre 2011 il direttore dell'Ufficio, Maurizio Mezzanotte, aveva chiesto al richiedente di produrre, entro 120 giorni, una dettagliata relazione geologica a firma di tecnico abilitato, contenente la descrizione delle eventuali misure da adottare per prevenire i possibili danni derivanti dall’attuazione dell’opera di progetto, e contestualmente aveva disposto la sospensione del procedimento di autorizzazione, interrompendo i termini del silenzio - assenso. Scaduto abbondantemente il termine, il 30 ottobre 2012 erano stati concessi al conte altri 30 giorni di proroga per produrre la relazione geologica ma non essendo essa mai stata consegnata, la richiesta è stata definitivamente respinta.
Il castello, tra i più belli e ben conservati dell'intero arco alpino, sorge su un ripido dosso che degrata verso il rio Paglia e una decina di anni fa era stato interessato da un importante intervento di consolidamento a cura della Provincia. Questo intervento si era reso indispensabile dopo gli eventi meteorologici dell’autunno 2000 che avevano accelerato il movimento franoso già in corso e che era tenuto sotto monitoraggio dal Servizio geologico provinciale a partire dal 1996, quando si erano verificati alcuni smottamenti. Dopo le piogge autunnali del 2000 si era reso necessario intervenire con lavori urgenti per bloccare l’evoluzione della frana che nella sua parte più alta, dopo aver danneggiato gravemente i giardini del castello, stava pregiudicando l’integrità stessa del maniero. I lavori di stabilizzazione del versante sono durati quasi 5 anni (dal 2001 al 2005) con un spesa di 1,8 milioni di euro. Per eseguire l’opera di conteni mento è stato necessario realizzare una pista di accesso al cantiere per trasportare sull’area i macchinari e i materiali, oltre a permettere i lavori di demolizione delle murature esistenti dei giardini del castello, recuperandone le pietre. Successivamente è stato redatto un progetto di completamento dei lavori di consolidamento del versante, appaltato nel luglio 2003 e concluso nel marzo del 2005.
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