«Guerra» del parcheggio in Piazza Fiera

Scintille tra i gestori della struttura interrata e gli studenti del Prati che hanno aperto il piazzale interno



TRENTO. E’ una strana “guerra” dei parcheggi quella che si sta combattendo a Trento. Strana perché da un lato c’è un gigante come il parcheggio di piazza Fiera con le sue centinaia e centinaia di posti auto coperti in pieno centro storico. Dall’altra ci sono i ragazzini del liceo Prati, istituto che sorge lì a due passi e che in questi tre fine settimana si sono dati da fare per racimolare qualche euro con l’obiettivo di sostenere alcune attività extra scolastiche “tagliate” a causa della forte diminuzione delle risorse che la Provincia ogni anno mette a disposizione degli istituti scolastici.

Ebbene, da qualche tempo gli studenti del liceo si sono organizzati per ospitare nel piazzale interno della scuola le automobili dei turisti che raggiungono il centro città in visita al mercatino di Natale. Trovare parcheggio in centro durante il fine settimana è impresa impossibile a meno che non ci si rivolga alle strutture organizzate come il parcheggio sotterraneo di piazza Fiera. Ecco, allora, che gli studenti del Prati hanno deciso di offrire un’alternativa alle tariffe salate del parcheggio ufficiale mettendo a disposizione i 25 posti auto ricavati nel piazzale interno. Nessun costo fisso, ma solo una piccola (o grande) offerta. L’idea è piaciuta assai agli automobilisti che in circa tre settimane hanno portato nelle casse dei ragazzi del Prati circa 3000 euro, consentendo loro di mettere in cassaforte alcune importanti attività extrascolastiche. Tuttavia il successo dei parcheggiatori improvvisati non è piaciuto ai “professionisti” del parcheggio di piazza Fiera. «Ogni volta che ci mettevamo in strada invitando le auto a parcheggiare da noi - spiega uno dei ragazzi del Prati - qualcuno dei dipendenti si presentava puntualmente da noi dicendoci che rubavamo loro il lavoro. Ci dicevamo che non potevamo stare lì e che non avevamo i permessi. Cosa falsa, perché noi i permessi li abbiamo eccome. Fino a due giorni fa noi non abbiamo mai risposto, ma ieri (sabato) i toni si sono alzati e noi abbiamo risposto che non possiamo accettare di subire continui attacchi e minacce velate». La disfida, in ogni caso, non dovrebbe andare oltre anche perché il mercatino sta per finire e anche i ragazzi del Prati chiuderanno il loro parcheggio improvvisato.













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