Gli Schützen di Vezzano inaugurano il Bersaglio
L’impianto di esercitazione al tiro, risalente ai primi del ’700, è stato ristrutturato Ora ospita una sala del Museo delle scienze ed è collegato al sentiero Stoppani
VEZZANO. La Compagnia Schützen di Vezzano «Major Enrico Tonelli» ha presentato ieri alle autorità comunali e di valle, a gruppi culturali e associazioni il ristrutturato «Casino di Bersaglio Arciduchessa Gisella» e il nuovo centro didattico allestito all’interno della struttura.
L’inaugurazione ufficiale per la popolazione è prevista il 26 agosto. Folto era il pubblico presente comunque già ieri e numerose le autorità della vallata. Il capitano degli Schützen vezzanesi Dino Cerato ha ricordato la mostra sui Casini di bersaglio della Valle dei Laghi, tenutasi a Vezzano e il libro che ne è seguito, «Campane a martello».
Osvaldo Tonina, lo storico della Compagnia, ha ripercorso la storia del Casino di bersaglio di Vezzano, che risale al 1708, quale primo insediamento per l’esercitazione al tiro al bersaglio, e che venne ricostruito nel 1901.
Dopo aver individuato il luogo esatto dell’antica struttura (erano ben visibili i muri perimetrali), ora è sorta la nuova costruzione. A piano terra, ci sono due sale, cucina, servizi e magazzino, al primo piano la spaziosa sala didattica, gestita dal Museo delle scienze di Trento, un’altra piccola sala e i servizi.
Nelle vicinanze del Casino di bersaglio, esistono ancora i ruderi dei 4 tomi, dove lo zappatore si nascondeva per segnalare i punti. I tomi sono posti a raggiera a sud-est dell’edificio, a 97 passi l’uno dall’altro. Secondo il compianto maestro Nereo Cesare Garbari, visti i ritrovamenti di resti di frecce dal Casino di bersaglio si tirava al bersaglio anche con le balestre.
Il vecchio sentiero che portava al Casino di bersaglio per un tratto è utilizzato dal sentiero geologico «Stoppani», che passa a fianco dell’edificio, e poco sopra si può osservare il pozzo glaciale «Antonio Stoppani» o «Bus de la Maria Mata», che fu il primo ad essere scoperto da Stoppani. L’assessore alla cultura del Comune di Vezzano Attilio Comai ha spiegato che «questa è una giornata particolare: la Comunità ha recuperato un frammento della propria storia. Il Casino di bersaglio sarà un punto di riferimento per la Comunità, grazie al centro didattico aperto dal Museo delle scienze di Trento».
Il presidente della Comunità della Valle dei Laghi Luca Sommadossi ha rimarcato la centralità della struttura, «Un punto strategico per la valle e il collegamento al sentiero Stoppani».
L’assessore alla cultura della Provincia Franco Panizza ha sottolineato che la Comunità con la nuova realizzazione «ritrova se stessa, lo spirito d’identità, la storia di una valle di passaggio».
Il pomeriggio di ieri è stato infine allietato dalle sonate del Corpo bandistico del Borgo di Vezzano e si è concluso con un momento conviviale.
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