Levico. Sarà pronto l’anno prossimo e permetterà di valorizzare il territorio anche dal punto di vista storico, culturale e turistico

Forte Col delle Benne, il ritorno della memoria

Sono iniziati i lavori di restauro di uno dei simboli della prima guerra mondiale


Antonio DeCarli


 LEVICO TERME. Sono iniziati i lavori di restauro del Forte Col delle Benne / Werk Benne. I lavori affidati alla ditta Gino Moletta di Trento ammontano a 1,2 milioni di euro più 400 mila euro per somme a disposizione (imprevisti, allacciamenti elettrici, allestimenti museali, Iva). La direzione è stata affidata all'architetto levicense Renzo Acler e la sicurezza al perito industriale Roberto Pompermaier.  Entro il 2012 sarà agibile al pubblico e recuperata una delle tante memorie della Grande Guerra della nostra zona. Il progetto è volto alla conoscenza, al recupero, alla conservazione delle sue testimonianze, intende valorizzare anche le potenzialità ambientali e storiche del territorio nell'ottica di una ricaduta in termini culturali e turistici, vista la costante attenzione su questi temi della storia. Ci sarà infatti da visitare una parte riproposta dopo il restauro ed un museo virtuale dei materiali e di ambientazione storico molto interessante così come si possono intuire visitando anche Forte Bard in Valle d'Aosta. Il forte costituisce una singolare opportunità di recupero finalizzato alla conservazione tipologica e funzionale di questo importante esempio di architettura fortificata di transizione. Il progetto era stato presentato dallo studio di architettura del prof. Gino Malacarne di Ferrara, docente universitario a Cesena, con il quale hanno collaborato gli architetti Renzo Acler, Sandro Bortot e Stefano Ferro mentre l'architetto Michela Favero, aveva coordinato il progetto approvato poi nel 2008. Il forte costituisce inoltre una singolare opportunità di recupero finalizzato alla conservazione tipologica e funzionale di questo importante esempio di architettura fortificata di transizione. Il forte a restauro finito assumerà la propria identità di macchina bellica, ospitando allestimenti che ricordano le originarie tecniche di difesa e le situazioni di vita quotidiana esistenti all'epoca. Nelle relazioni che accompagnano il progetto si son volute anche dare indicazioni utili per una possibile futura gestione, anche da parte di privati, sia della parte a museo che verrà realizzata che della parte riservata alla ristorazione.  Il Colle de le Bene, che era un'opera gemella del Forte di Tenna, fu smantellato delle strutture in ferro agli inizi degli anni '30, radiato dal Demanio Militare nel 1931 e poi venduto al Comune di Levico il 13.10.1933 per 3.000 lire.  

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