Escape room a Besenello con i segreti di Leonardo
La prima struttura di questo genere in Vallagarina è stata creata da due ragazzi Si chiama genesi, l’hanno progettata e costruita nella stube di uno di loro
BESENELLO. Il segreto di Leonardo da Vinci è nascosto in una stanza di Besenello. É nata la prima "escape room" della Vallagarina, ed è un'idea - anche imprenditoriale - di due ragazzi, Roberto Buccella e Elvis Daprai, entrambi classe 1984. Una "escape room" è una sorta di gioco di ruolo, a cavallo tra la serie di enigmi e il calarsi in un personaggio o in una situazione. Il bello è che è anche un'esperienza: si è chiusi in una stanza, dove si ha tempo un'ora per risolvere un enigma, o una serie di indovinelli. Come suggerisce il nome, la "escape room" classica prevede che l'obiettivo sia trovare il modo di uscire dalla stanza. Ma non necessariamente, e non è il caso di "Genesi", la escape room di Besenello. Si tratta della prima di questo genere in Vallagarina, e tra le prime in Trentino, preceduta solo da quelle nate a Trento negli ultimi anni. É aperta da pochi giorni, e, dopo alcuni test fatti con amici, attende i primi visitatori. Il gioco si sta diffondendo anche in Italia; nato in Giappone, ora è una forma di divertimento che si trova in città del tutto il mondo. E anche a Besenello. Il bello di "Genesi" è che è stata interamente pensata, progettata e pure costruita dai due giovani. E ora per Roberto Buccella, che ne è il gestore, è anche una forma di secondo lavoro. Dato che questo tipo di attività è assimilato ad un'attività; e quindi abbisogna dei permessi simili di una parrucchiera, per esempio. Come è nata questa idea? "Abbiamo conosciuto questo gioco all'estero - raccontano Elvis e Roberto - e fin dall'inizio abbiamo pensato che prima o poi l'avremmo portata qui. Studiavamo assieme ad ingegneria a Trento, e un po' alla volta abbiamo costruito l'idea". E avete scelto un tema, Leonardo da Vinci. "Sì, perché è un personaggio poliedrico e ancora misterioso. Nel nostro caso l'obiettivo non è uscire dalla stanza, ma trovare qualcosa, il mistero del genio leonardesco". E cosa succede a chi si avventura nella stanza? "Una volta entrati, si ha un'ora di tempo per risolvere una serie di enigmi. Ci vuole ingegno, gioco di squadra, osservazione, anche abilità manuali. Non serve conoscere la storia di Leonardo, ma è tutt'altro che facile risolvere tutti i problemi. Noi controlliamo con una telecamera dall'esterno, e possiamo dare al massimo due aiuti. Niente cellulari: solo un walkie talkie". Chi non conclude l'avventura, può tornare; al termine si ottiene un punteggio, che è una percentuale sugli enigmi risolti. I due ragazzi hanno pensato a tutto, e l'intero allestimento interno (una sorpresa) è stato costruito da loro, dai pannelli in cartongesso all'impianto elettrico. Anche gli enigmi sono idea loro, e ciò differenzia la escape room di Besenello da quelle basate su modelli predefiniti. Per Buccella, che ha tramutato la stube nella stanza dei segreti, è un secondo lavoro. Non resta che provare: la escape room è su prenotazione, si paga da 25 a 15 euro a testa (a seconda della numerosità del gruppo), il sito web è www.escaperoomgenesi.it, c'è anche la pagina Facebook.©RIPRODUZIONE RISERVATA