Emilio se ne va, solo 4 frati in convento

Il padre «decano» si era infortunato e ora è a Pedavena per la riabilitazione


Giacomo Eccher


 SANZENO. Si assottiglia la presenza francescana a Sanzeno: padre Emilio Dell'Agnol, 98 anni, da alcuni giorni è alla casa di riposo di Pedavena (Belluno) per la lungodegenza di riabilitazione dopo la rottura del femore a seguito di una caduta in canonica lo scorso 23 dicembre.  Ricoverato all'ospedale di Cles, l'operazione all'anca, nonostante l'età avanzata del paziente, era andata nel migliore dei modo e dopo alcuni giorni il religioso è stato trasferito per il post intervento nel reparto geriatrico del nosocomio clesiano. Lì padre Emilio aveva reagito bene anche alle prime cure fisioterapiche, ma in casi come questo la riabilitazione ha bisogno di tempi lunghi ed era impossibile per la piccola comunità francescana di Sanzeno, che comunque avrebbe voluto farlo, riammettere in convento padre Emilio, questo anche perché la casa non è logisticamente adatta ad una situazione come questa, e per la riabilitazione serviva comunque doverlo spostare quasi ogni giorno a a Cles.  «Abbacchiato lui, e ancora di più noi, siamo quindi mestamente saliti fino a Pedavena nel Bellunese, dove, appoggiati ad una casa di riposo pubblica, noi frati abbiamo un piccolo convento (che è confinante con la casa) e alcune stanze a disposizione nella stessa casa. Lì padre Emilio sarà accudito e curato egregiamente. Ma noi ci sentiamo un po' più soli, e questo sentimento desideravamo condividerlo con tutti voi», scrive il parroco padre Fabio Scarsato nel bollettino parrocchiale distribuito domenica.  Per Padre Emilio, che prima di approdare a Sanzeno otto anni fa era da tempo ospite nel convento di Arsi di Brez, si tratta quasi di un ritorno a casa.  L'anziano religioso, infatti, è nato a Cismon del Grappa (Vicenza) il 25 novembre 1913 e lì, terra di confine segnata dagli anni della Grande Guerra, ha trascorso i suoi primi anni di vita. Entrato in seminario nel 1925, è stato ordinato sacerdote nell'ottobre 1937. Per anni ha fatto il bibliotecario e il sacrista facendosi sempre benvolere dai confratelli e dalle varie comunità in cui ha operato.













Scuola & Ricerca

In primo piano