Desmalgada, a Bedollo show dai colori tirolesi
BEDOLLO. La desmalgada di quest’anno da Malga Stramaiolo a Bedollo, con sosta per la vestitura delle vacche di razza grigio-alpina presidio Slow Food, a Regnana è stata molto partecipata non solo dai...
BEDOLLO. La desmalgada di quest’anno da Malga Stramaiolo a Bedollo, con sosta per la vestitura delle vacche di razza grigio-alpina presidio Slow Food, a Regnana è stata molto partecipata non solo dai curiosi, accorsi da molte parti del Trentino ma soprattutto daI locali. Molti i giovani e le giovani che riappropriandosi degli usi e costumi locali e vestiti con i tradizionali costumi tirolesi - camicie a scacchi, dirndl e krüger - contribuivano alla vestizione delle vacche nel vasto prato all’inizio del paese di Regnana. Sembrava un quadro di Segantini: la luce ieri pomeriggio era stupenda con un cielo di fine settembre quasi blu e il prato ancora molto verde, dove una cinquantina di animali si muovevano e si sdraiavano cercando il posto migliore e un nugolo di coloratissime ragazzine con coroncine e festoni di smaglianti fiori.
Le vitelle, le manze e le vacche scese nella mattinata da Malga Stramaiolo, situata a 1.600 metri, hanno riposato circa un’ora prima di riprendere la strada asfaltata fino a Centrale di Bedollo. Prima di partire hanno dovuto sottostare alla tradizionale cerimonia di vestizione, a dire il vero non con molta voglia perché spesso si poteva assistere a delle fughe vere e proprie con i malgari che correvano per riacciuffarle e, quindi, abbigliarle con i fiori. Poi quando tutte sono state sistemate, e non senza fatica, con la banda in testa, vigili del fuoco, carabinieri e folla al seguito di gran passo sono discese fino a Centrale di Bedollo dove sono state accolte da numerosi spettatori. Alle 17, cerimonia della mungitura classica. «Poter trascorrere l’estate nei pascoli alti di montagna - spiega Lorenza Biasetto direttrice dell’Apt d’ambito - dove gli animali si alimentano con erba che consente la produzione di latte con alte qualità organolettiche, rappresenta per questi prodotti caseari un plus di qualità che si riflette positivamente su tutta la produzione della nostra provincia». (g.s.)