Da Besenello in Cina a piedi: «Finalmente mi godo la pensione»

Italo Benedetti, 67 anni, sarà in viaggio per oltre due anni «A mia moglie ho detto: “Bisogna abituarsi al distacco”...»


di Michele Stinghen


BESENELLO. Il suo primo viaggio era già una bella sfida: arrivare a Santiago di Compostela. Una bazzecola, a considerare la sua prossima meta, la Cina. La prerogativa di Italo Benedetti è però che in qualsiasi posto ci va a piedi, e non importa l'età (ha 67 anni). Sembrano cose impossibili, ma per Benedetti, di Besenello, non lo sono affatto, da quando è in pensione ogni suo viaggio funziona così. Partendo dalla sua casa in Alta Vallagarina ha raggiunto, a piedi, Gerusalemme, i paesi Baltici, Roma (ma partendo dall'Inghilterra, lungo la via Francigena), ha attraversato il Canada. Mesi e mesi di viaggio contando solo su se stesso e sul carrettino che funge da zaino (sul quale campeggiano gli stemmi del suo paese, Besenello, e della vicina Calliano).

La prossima meta è la Cina, partirà nel gennaio del 2015 e starà via più di due anni, attraversando Europa e Asia. Cose da far strabuzzare gli occhi; la sua esperienza è del tutto contro corrente, in un'era in cui quasi ogni angolo d'Europa si può raggiungere in pochissimo tempo e a poco prezzo, e in cui i viaggi in aereo transoceanici sono comunque alla portata. Quando non è in viaggio, si può incontrare Benedetti per i paesi o in città a Rovereto, sempre rigorosamente a piedi, spesso con una buona giacca da montagna addosso, comunque sempre vestito sportivo. Anche questo è un po' il suo modo di prepararsi ai lunghi viaggi. Spesso si dice che con l'età la forza vien calando, a leggere il suo curriculum si direbbe tutt'altro. Il primo viaggio è durato un mese, il secondo quasi tre, poi quattro, otto... ed ora due anni lontano da casa. Questo con il benestare della famiglia e soprattutto della moglie. Rigoroso come nella preparazione, Benedetti lo è anche nel considerare la sua scelta di viaggiare e il rapporto con la famiglia (la sposa, due figli, sei nipoti), che resta ad attenderlo in Trentino.

«É il mio modo di godermi la pensione prima di dover andare in casa di riposo. Con mia moglie, siamo arrivati ad un'età in cui siamo grandi tutti e due, e credo che prima o poi bisogna abituarsi al distacco dalla persona». Sarà un viaggio di due anni e mezzo (come dai calcoli fatti); attraverserà l'Europa dell'est, il Kazakistan, la Mongolia, fino ad arrivare in Cina. Ma non basta, il rientro passa per l'India, il medio Oriente, ed infine conclusione con un pellegrinaggio a Santiago, per poi rientrare in Italia, teoricamente nel 2017. Con lui Benedetti avrà il carretto, con a bordo vestiti, pannelli solari e una batteria, medicinali, viveri. E soprattutto, il suo coraggio e la sua passione di esplorare e viaggiare.

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