Cles, due mercati al posto di uno
Salterà quello d’agosto: gli ambulanti ringraziano ma non sono soddisfatti
CLES. Per non interferire con le manifestazioni d'estate, salta il mercato del primo lunedì di agosto a Cles. In alternativa l’amministrazione comunale, d'intesa con l'associazione degli ambulanti, ha concesso due date di recupero, il terzo lunedì di maggio (che sarà il prossimo, il 20) e di giugno (17 giugno).
E’ stata confermata invece, sempre in agosto, la tradizionale (ed antica) fiera di san Rocco in programma domenica 18 agosto.
La conferma che si farà arriva dal presidente dell'Anva, Nicola Campagnolo, con un commento tra il soddisfatto (il recupero di due date alternative dopo una trattativa con il Comune) e l'amarezza per l'ennesima espulsione, seppure temporanea, che il mercato ambulante patisce dal centro storico di Cles, oltretutto in una delle sue date più abituali e più redditizie, il lunedì d'agosto appunto.
«E' proprio così, dovremo venire due volte a Cles per cercare di recuperare quello che perderemo con la soppressione del mercato d'agosto, ma il danno per noi è comunque evidente: oltre a doverci sobbarcare due trasferte (saltando così due mercati altrove), abbiamo la quasi certezza di non poter recuperare, se non in parte, il mancato guadagno, perché quello di agosto era un appuntamento non solo per la tradizionale clientela valligiana, ma anche per i turisti che in quel periodo sono presenti in maggior numero nelle due valli di Non e di Sole: e questa è una perdita secca oltretutto in un periodo non certo florido per il commercio e l'economia» - sottolinea il rappresentante dell’associazione di categoria.
Quanto alle ragioni del Comune di Cles, Campagnolo non ne discute la legittimità. «Anzi, in questa circostanza, pur con tutti i distinguo del caso, devo perfino dire grazie ad assessore e sindaco». Ma l'amarezza rimane perché a Cles, ma non solo, ogni occasione e ogni motivo è buono per sfrattare gli ambulanti dal centro storico o ridurne gli spazi, come appunto sta succedendo nel capoluogo noneso dove per una serie di lavori (e di decisioni dell'amministrazione, vedi piazza 1° maggio) il mercato tradizionale ha perso spazi.
«E questo alla faccia dei proclami che parlano di centri storici come mercati naturali: mi chiedo che cosa c'è di più naturale e storico del mercato ambulante!» - conclude Nicola Campagnolo. (g.e.)