Besenello: «Più della Tav serve rivedere la mobilità»

Approvata una mozione che sarà inviata a Provincia, Ministero ed Europa Chiede di migliorare la ferrovia e politiche tariffarie diverse sulla Autobrennero


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BESENELLO. La Tav arriverà tra trent'anni, ma l'inquinamento c'è adesso, e lo causa l'autostrada: risolviamolo adesso con politiche meno impattanti e attuabili subito. Che magari, con queste azioni, capiremo che i mega-tunnel sotto le montagne nemmeno servono. É un po' questo il ragionamento della mozione approvata dal consiglio comunale di Besenello e che verrà inviata in Provincia, al Ministero dei trasporti a Roma e alla Commissione europea. Besenello è ancora una volta capofila quando si tratta di lottare contro le grandi opere, memore della vicenda dell'autostrada della Valdastico. In questo caso non si può però definire la mozione un documento "anti-Tav" tout court. Il documento riprende uno studio di Claudio Campedelli in Alto Adige, e già approvato nei Comuni di Ora e Cortaccia. Bolzano, si sa, soffre particolarmente l'inquinamento dell' A22, ma la situazione in certe zone di Trento non è poi tanto diversa, e lo stesso può valere per tutta la valle dell'Adige e la Vallagarina. La Tav servirebbe proprio a spostare i camion dall'autostrada alla ferrovia, almeno in linea di principio. Il problema del traffico (e quindi dell'inquinamento dell'aria) però potrebbe essere risolto prima e in altri modi. Il Brennero è il valico più trafficato delle Alpi e non solo perché è il più comodo, anzi. Alcuni studi, richiamati nella delibera approvata da Besenello, evidenziano che il 45% dei camion che passano sul Brennero deviano dalla direttrice più breve per le loro destinazioni, e questo perché i pedaggi costano la metà che al Gottardo, e perché in Austria il diesel costa meno che in Svizzera. Besenello chiede così che gli stati equiparino i pedaggi su tutti i valichi delle Alpi (Tauri, Brennero, Gottardo), e spingado le merci già ad usare la rotaia, come fa la Svizzera (che applica tariffe chilometriche per gli autocarri), imponendo il divieto di transito notturno e limiti di velocità come in Tirolo (100 km/h). Più treni sulla linea esistente significano più rumore, e quindi andrebbero potenziate misure come le barriere, il risanamento dei vagoni e dei loro freni, e così via. Nella mozione si richiamano diverse fonti e molti studi, per supportare un appello: "valutate nuove infrastrutture ferroviarie solo dopo che siano state attuate queste misure di politica dei trasporti, e il miglioramento dell'attuale linea ferroviaria". La mozione è stata approvata coi voti della maggioranza (Noi con Voi), la minoranza si è astenuta. Besenello non vuole essere sola, e sta inviando il testo anche agli altri Consigli in Vallagarina. «Besenello è coerente - spiega la vicesindaca Roberta Rosi - a partire dalla lotta contro l'autostrada della Valdastico. All'osservatorio sulla Tav il sindaco Comperini è presente col mandato di chiedere prima misure per contenere il traffico. E lo stesso opponiamo alle richieste di nuove strade in Vallagarina: prima apriamo le stazioni dei treni e la A22 come tangenziale tra le città, e solo dopo vediamo se c'è davvero bisogno di erodere altro suolo».

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