Barbacovi, famiglia di farmacisti fra Aldeno e Rovereto
Il filo conduttore della storia è Margherita Bolego, la vedova di Claudio. E adesso spazio anche ai nipoti
TRENTO. E’ la storia dei Barbacovi farmacisti – due farmacie: a Rovereto e ad Aldeno - ma il filo conduttore è la vedova di Claudio Barbacovi (1920 - 1982), la signora Margherita Bolego che ha compiuto 90 anni, farmacista ancora molto brillante che lavora ancora indefessamente le sue otto ore giornaliere dietro il bancone. Lo fa, mica quisquiglie, da 66 anni.
Andiamo accapo.
Tullio Barbacovi (1873 - 1962) di Taio, uno dei fondatori del Sait, ha i figli Ilda, maestra in Alto Adige e a fine carriera a Taio, Claudia, assistente sanitaria in Valsugana, a Malé e a Trento. Quindi è nato Remo (1915-1961) veterinario a Cembra che ha lasciato la figlia Tiziana, laureata in Scienze naturali. L’ultimo nato è, appunto, Claudio che si laurea a Bologna in Ingegneria Chimica. E’ lì che nel 1945 conosce Margherita, universitaria in Farmacia, una studentessa nata ad Arco, liceale al “Maffei” di Riva. Subito dopo la laurea Margherita lavora nella farmacia Bettinazzi di Arco e nel ’48 acquista una farmacia tutta “sua” a Valpolicella. Le virgolette sono necessarie perché, qualche anno dopo, il contratto, sebbene totalmente onorato, verrà invalidato, e non certo per colpa sua. Il marito Claudio, sposato nel 1950, ha un altro tipo di disavventura, molto più grave. Lavorando in un’industria che immagazzina e vende ossigeno per scopi industriali e sanitari subisce un grave infortunio sul lavoro (scoppia nei suoi pressi un congegno) che lo costringerà alle dimissioni e, quindi, ad iniziare la collaborazione amministrativa nella farmacia della moglie, che gli ha dato i figli Daniela (1951), Giorgio (1959) e Beatrice (1960).
Dopo i due colpi bassi della malasorte, Claudio e Margherita hanno una svolta positiva vincendo nel 1962 il concorso per la farmacia ad Aldeno dove la famiglia vivrà fino al 1975 e da dove i figli, muovendo tutti e tre, dapprima verso il liceo scientifico di Trento e, poi, verso l’università di Bologna, troveranno l’identica strada professionale: la farmacia. Per la precisione, Daniela in prima battuta si è laureata in “Chimica e tecnologia farmaceutica”, aggiungendo in seguito la laurea in Farmacia.
Nel maggio del 1975, quando Daniela si è da pochissimo laureata e i fratelli sono ancora liceali, Claudio, il padre, tornato a mezzogiorno a casa e avendo raccontato di aver saputo da alcuni amici al bar che la farmacia Rigon di Rovereto è in vendita, “prescrive” alla moglie che si può, anzi, si “deve” cogliere l’occasione al volo. Nonostante le forti titubanze di Margherita, a vincere è il decisionismo di Claudio e quella sera stessa, dunque una manciata di ore dopo, il preliminare di acquisto è bell e concluso. Complici alcune scadenze di affitto dei muri la farmacia roveretana dei Barbacovi subirà alcuni spostamenti di poche centinaia di metri fino a quello della sede attuale del 1993 quasi di fronte all’ospedale civile.
E la farmacia di Aldeno? Quella rimane di loro proprietà perché anche Giorgio e Beatrice sono in procinto di laurearsi in Farmacia, senza che da parte dei genitori arrivino per entrambi né grandi esortazioni né importanti freni.
In verità, mentre mamma Margherita ha sempre lasciato liberi i figli di scegliersi in assoluta autonomia la loro strada, Claudio, pur in modo morbido, ha cercato di indurli alla scelta professionale “famigliare” uniforme. Il padre muore d’infarto a 62 anni con la soddisfazione, comunque, di aver potuto applaudire alla laurea anche di Beatrice.
Adesso Daniela, che in un primo tempo avrebbe voluto fare il medico, lavora in farmacia accanto alla madre e alla sorella Beatrice che si è sposata con l’ingegner Luigi Perna con cui ha avuto Valentina e Stefano, laureata in Ingegneria e Stefano avviato alla laurea di Chimica e tecnologia farmaceutica. (Sarà la terza generazione anche se con il cognome Perna)
Giorgio, matematico mancato nel senso che avrebbe voluto laurearvisi ma il padre lo ha convinto a preferirgli Farmacia, è titolare della farmacia di Aldeno dove vive con la moglie Marilena con cui ha adottato i due ragazzi brasiliani Luan e Ruan, ora liceali.
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