«Al rifugio Coni Zugna ci hanno negato l’acqua»

La denuncia di un gruppo di atleti impegnati in una escursione notturna: «Al Fraccaroli hanno lasciato le bottiglie fuori e noi i soldi, ma qui niente...»


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. «Non pretendevamo nulla, chiedevamo soltanto un gesto di cortesia pagando il dovuto. Ma, a differenza di altri, ci è stato negato. Chiedevamo soltanto dell’acqua che ci è stata negata... Un gesto, ed un atteggiamento, per noi vergognoso». A parlare sono alcuni partecipanti ad un gruppo di 18 persone che qualche giorno fa hanno deciso di compiere un’escursione in notturna di 75 chilometri con un dislivello di oltre 4 mila metri: partenza alle 9 di sera da Rovereto per poi salire sullo Zugna, Passo Buole, Capanna Sinel, rifugio Fraccaroli sul Carega, Campogrosso, Pian delle Fugazza, rifugio Papa. Palom, Giazera e rientro in città alle 17 del giorno seguente. Nel programmare l’escursione in notturna, considerati caldo, tempo di percorrenza e lunghezza del tragitto, si sono preoccupati del rifornimento di acqua. «Secondo la tabella di marcia avevamo previsto di arrivare al rifugio Coni Zugna a mezzanotte e al Fraccaroli alle 5 del mattino. Così - spiegano - abbiamo telefonato il giorno prima ai due rifugi per chiedere se ci avrebbero lasciato all’esterno una ventina di bottiglia d’acqua che noi avremmo pagato lasciando i soldi in una busta. Mentre al Fraccaroli (e così è stato) non ci hanno fatto problemi, allo Zugna ci è stato detto di no perché intaccavamo le loro scorte: da notare che al Fraccaroli fanno rifornimenti con una teleferica, mentre allo Zugna ci si arriva anche in macchina...».

Amarezza? Delusione? «Voi - scrive sul suo profilo Fb uno dei partecipanti rivolgendosi ai gestori del rifugio Coni Zugna - ci avete negato l'acqua, cosa che trovo vergognosa da parte di un rifugio, solo perché dovevate riservarla per i vostri ospiti anche se vi abbiamo avvisato il giorno prima del nostro passaggio. Ma vogliamo scherzare? Ma cosa servite allora? Perché si chiama rifugio? Vi avevamo avvisati per tempo ma l’acqua ce l'avete negata lo stesso. Abbiamo dovuto portarci autonomamente con una nostra auto l'acqua nel pomeriggio per rifornirci al nostro passaggio e per poi proseguire verso il Fraccaroli. Io trovo veramente tutto questo vergognoso da parte vostra... Mi chiedo se qualcuno passava di lì per caso senza avvisare ed aveva bisogno di acqua o di riposarsi? Non capisco poi l'amministrazione comunale a chi da in gestione queste strutture. Non ci sarebbero delle regole? Spero - è la conclusione del messaggio condiviso da decine di persone - che qualche responsabile prenda appunti da questa mia denuncia».

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