Addio a Barbara Telch, aveva soltanto 37 anni
Imprenditrice agricola a Faver e molto attiva nel volontariato locale e nel sociale ha ceduto alla malattia contro la quale lottava da molto tempo
FAVER. La notizia si è diffusa ieri, in tutta la val di Cembra, ed anche oltre, grazie al passaparola su facebook. Aveva solo 37 anni Barbara Telch, sposata con Diego dal 2007, senza figli: se ne è andata nella serata di lunedì, dopo una lunga battaglia contro un male incurabile. Di quella malattia, ricorda ora chi la conosceva bene, preferiva non parlare; affrontava la vita con coraggio, con gli alti ed i bassi di una convivenza con un male difficile da accettare, soprattutto quando si è così giovani.
Barbara viveva a Faver, alle spalle aveva gli studi in giurisprudenza, interrotti per il matrimonio e il lavoro nell'azienda agricola di famiglia. L'impegno per il lavoro l'aveva portata anche a frequentare un corso alla Fondazione Mach, pensato proprio per i giovani imprenditori agricoli. In zona era però conosciuta anche per il suo impegno nel volontariato e nel sociale, sempre in prima linea. Aveva fatto parte anche del comitato, nato per organizzare la tradizionale Festa dell'Uva. Un suo zio, anch'egli da poco scomparso, era missionario in Africa.
Nell'agosto 2004, con l'associazione trentina Tremembè, aveva partecipato ad un progetto di turismo responsabile, che l'aveva portata sino in Brasile. Ad accompagnare e guidare quel gruppo di donne – insieme a Barbara, c'erano Marinella, Maria, Elena e Serena – allora c'era Franca Franceschini. «Era una bellissima ragazza, solare, con un sorriso stupendo. Era semplice ma buona», ricorda ora Franca. Dopo quel viaggio, il gruppo era rimasto sempre in contatto, ne era nata un'amicizia, un rapporto rinforzato attraverso i pranzi in comune. E poi i matrimoni di ognuna delle ragazze, Barbara compresa, che aveva voluto come bomboniere degli animali in legno, fatti arrivare dall'Africa. Solo più di recente, ricorda Franca, i contatti si erano fatti più sparuti. C'erano momenti in cui la malattia si faceva sentire, altri in cui, dice Franca, Barbara sembrava persino guarita. «Non ne parlavamo mai, sapevamo che faceva delle cure, e c'erano momenti in cui sembrava avesse superato la malattia». Fino alla notizia, tragica, diffusasi anche grazie a facebook, ieri tempestato di messaggi di cordoglio. Sul profilo di Barbara resta quell'immagine, scelta ormai più d'un anno fa, e che oggi assume un valore diverso. Sono le parole della poetessa brasiliana Denise Portes: «con alcune persone creiamo legami eterni, magici, insostituibili».