Abuso a Malga Zures, demolito l’edificio

Chiusa dopo decenni la vicenda relativa all’immobile costruito su suolo pubblico Il sindaco di Nago-Torbole: «Ora un’oasi verde dove ci furono atroci battaglie»



TORBOLE. Le amministrazioni che si sono succedute a Nago-Torbole hanno affrontato, a più riprese, le questioni relative ad un edificio sorto in località Malga Zures verso la fine degli anni Sessanta. Opera di una famiglia naghese, l’immobile era destinato a diventare, nelle intenzioni della proprietà, una sorta di rifugio, che non si è mai concretizzato veramente. L’edificio insisteva sul suolo pubblico e presentava elementi di difformità rispetto ai progetti originari. Nel 2007 l’amministrazione comunale in carica aveva effettuato dei rilievi specifici, appurando la su non conformità rispetto al piano iniziale, e ordinandone la demolizione. Si trattava di un abuso edilizio. Dal 2007, però, tutto è rimasto immutato e le istituzioni, talvolta, hanno consentito anche l’utilizzo della struttura per feste e commemorazioni, da parte degli alpini e di altre associazioni locali. Qualcuno, nel tempo, ha ipotizzato anche la possibilità di acquistare l’area a fini associazionistici, ma nulla si è concretizzato. Abbandonato da trentacinque anni, l'edificio è (anzi, era) ormai fatiscente, privo di impianti, acqua potabile, fognature, elettricità e di altri servizi importanti, e strutturalmente compromesso. «Gli eredi della proprietà hanno venduto l'immobile all'associazione Italia Solidale – ha spiegato il sindaco di Nago-Torbole, Gianni Morandi – A lui, a distanza di dieci anni dall’ordinanza, l’amministrazione ha chiesto di ottemperare e, dopo oltre cinquant’anni dall’abuso, di abbattere l’edificio”. Abbattimento prontamente eseguito: lo scorso giovedì pomeriggio il braccio meccanico del mezzo della ditta Za Trasporti e Scavi di Nago ha raso al suolo la struttura, consentendo di dare corso all'ordinanza e di chiudere la questione burocratica. «Anche nell’ipotesi (remota) di una sua legittimazione ed acquisizione alla proprietà comunale – ha dichiarato Morandi – l’edificio avrebbe necessitato di un radicale intervento di ristrutturazione, peraltro molto costoso».

L’amministrazione ha optato per la decementificazione dell’area, e la creazione di un nuovo spazio verde. «Abbiamo preferito restituire alla natura ciò che l'uomo le aveva strappato illegittimamente – ha concluso il sindaco – Creeremo un nuovo giardino in un luogo noto per battaglie atroci come quelle di Malga Zures, che ora speriamo diventi luogo di pace, almeno per la burocrazia». Malga Zures fu uno dei luoghi più delicati della linea difensiva austriaca nel settore dell’Alto Garda: tra il 30 ed il 31 dicembre 1915 sul territorio naghese si consumò uno degli episodi più violenti della guerra.













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