Associazione commercianti chiusa: minoranze al vetriolo
STORO. La chiusura dell'Associazione Commercianti di Storo anima il dibattito politico locale, con maggioranza e minoranza pronte a scambiarsi stilettate al veleno. Ad accendere la miccia è stato l'as...
STORO. La chiusura dell'Associazione Commercianti di Storo anima il dibattito politico locale, con maggioranza e minoranza pronte a scambiarsi stilettate al veleno. Ad accendere la miccia è stato l'assessore al commercio di Storo Stefano Poletti, grande patrono dell'ormai defunta associazione, che mercoledì sera ne ha commentato così il sipario: «Un peccato che l'Associazione chiuda, perché ha saputo generare valore per la nostra Comunità così come per i propri associati. Evidentemente non è così scontato e usuale ragionare così. Non è certo con chi è stato della partita e ci ha voluto scommettere che serve rammaricarsi. Anzi! È un peccato che l'associazione chiuda e come Assessore al Commercio non posso che ringraziare tutti i membri dell'Associazione che si sono dati da fare affinché l'Associazione potesse generare valore per il territorio. Anche questa è questione di cambiamento. Ci vuole pazienza. Non possiamo pensare che in solo due anni possano cambiare dinamiche e mentalità sedimentate in anni o decenni. Ha ragione il matematico John Nash: in un gioco l'equilibrio c'è, quando nessuno riesce a migliorare in maniera unilaterale il proprio comportamento. Per cambiare, occorre agire insieme».
Parole che la minoranza ha letto come una critica nemmeno tanto velata alle vecchie amministrazioni comunali. Da cui la risposta piccata: «Apprendiamo con dispiacere dello scioglimento dell'associazione dei commercianti di Storo. Avevamo immaginato che forse qualcosa non stesse andando per il meglio quando, la scorsa estate, per organizzare l’Agosto storese gli amministratori avevano deciso di dare 5 mila euro ad una società di Riva del Garda, anziché rivolgersi a una delle tante associazioni del paese. Ci spiace comunque che Poletti se la prenda con chi, come dice lui, “negli ultimi anni o decenni, non ha fatto niente per cambiare dinamiche e mentalità”. Sebbene questo dello scaricabarile sia ormai lo sport preferito dagli attuali amministratori e utilizzato per mascherare alcuni fallimenti, lo riteniamo poco costruttivo e di cattivo gusto. Aspettando che qualche assessore cominci ad assumersi le proprie responsabilità, vogliamo ricordare a Poletti chi sono stati gli assessori al commercio che lo hanno preceduto, così che possa sfogare il proprio rancore direttamente con loro. 2010 - 2015: Loretta Cavalli; 2005 - 2010: Narciso Marini; 2000 - 2005: Marco Malfer». (s.m.)