I “meteo-nivofili” di Predazzo 

Webcam, sito e pagina Facebook con 2.500 iscritti: «Per noi caldo e sole estivi sono un supplizio»


di Francesco Morandini


PREDAZZO. Per loro un cielo sereno, terso, il sole splendente e le alte temperature, sono una sorta di disgrazia. Quando esce il sole, sbuffano, e iniziano a riprendersi solo se fa capolino qualche nuvola o soffia un alito di vento. Quando cade qualche goccia già sono in fibrillazione, e se la temperatura scende iniziano a sperare. Allorché cadono i primi fiocchi si illuminano e la loro gioia cresce in proporzione ai centimetri di neve. Sono i nivofili che a Predazzo hanno il loro “guru” nel medico 52enne Michele Gravina. Da una dozzina d’anni ha allestito una stazione meteo nel proprio giardino, con tanto di webcam e il sito www.predazzo-meteo.it recentemente restaurato che - assicura Gravina - registra centinaia di accessi giornalieri anche dal resto del mondo, dall’America all’Africa, ai Paesi nordici, soprattutto in questi giorni che hanno preceduto la Marcialonga. I “meteo-nivofili” da più di 5 anni si ritrovano sulla pagina Facebook curata sempre da Gravina «per condividere - dice - la passione per la neve, ma anche per fare un po’ di informazione metereologica specifica sulla valle che, rispetto ad altre zone del Trentino, ha spesso un comportamento diverso». Così come accade per le differenze di microclima fra Predazzo e la bassa val di Fiemme o la val di Fassa.

Gli iscritti hanno superato i 2.500 e continuano ad aumentare. Un post previsionale quotidiano e molte altre informazioni hanno sostituito il bollettino meteo sul sito che fino a qualche anno fa veniva condiviso anche da Apt e organi d’informazione, interrotto dopo le polemiche di operatori economici e qualche amministratore, come il governatore del Veneto, con le previsioni amatoriali. «Io devo dire che ho sempre avuto dei riscontri positivi - precisa Gravina - ma piuttosto che rischiare di trovarmi nelle rogne per una previsione sbagliata e dover risarcire un albergatore che ti fa causa, ho preferito smettere. La pagina Facebook (all’indirizzo https://www.facebook.com/PredazzoMeteo/) è invece riservata a chi è cosciente di trovarsi di fronte a una previsione amatoriale - aggiunge - che non alcun valore ufficiale e che non si sostituisce agli enti istituzionali, come Trentino meteo, cui io invito sempre a rivolgersi». Per evitare diatribe tre anni fa aveva chiuso anche la pagina Facebook, ma ha dovuto riaprirla dopo pochi mesi a furore di “popolo nivofilo”.

Un tempo, con le prime nevicate, saliva in quota con un gruppo di amici solo per vedere la prima neve. Ora non ha smesso di salire e scendere dai passi, ma lo fa da solo, sostituendosi alle sonde, per registrare le temperature e postare le prime previsioni: «La prima volta che vedi la neve è sempre una grande emozione, sei pieno di aspettative, sogni che sia un anno particolarmente nevoso, ma la nostra passione smodata per la neve non deve essere scambiata per insensibilità. Nessuno si augura i disagi e danni che può provocare». Certo è che non sono mai sazi: «Per noi più ne viene e meglio è, siamo degli esteti, degli edonisti della neve. Vederla solo cadere e poggiarsi significa provare delle emozioni che ai più possono sembrare incomprensibili e irrazionali. Del resto tutti gli amori non hanno un perché». Ma è davvero una passione diffusa? «Più di quanto la gente comune è portata a credere». E pure in estate: «Il caldo diventa un supplizio, siamo nivofili e anticaldofili. La nostra è una lotta perenne per abbattere gli stereotipi, soprattutto quello secondo cui il bel tempo va identificato con il sole e con il caldo». Tutto insomma tranne il sereno e il caldo. Tant’è che, aggiunge il medico-nivofilo «anche i temporali estivi per noi sono un momento di esaltazione». Insomma, la filosofia dei nivologi è chiara: il bel tempo è da scongiurare in quanto assenza di manifestazioni atmosferiche. Tutto il resto è benvenuto.

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