«Così non si va più avanti» Panchià, Comune in bilico 

Il sindaco Zorzi: paralisi amministrativa dall’avvio della gestione associata «Dalla Provincia solo promesse». E c’è l’ipotesi delle dimissioni di maggioranza 


di Luciano Chinetti


PANCHIÀ. Erano in tanti l’altra sera nel teatro comunale a sentire dal vivo dallo stesso sindaco Giuseppe Zorzi le giustificazioni e i chiarimenti sulla paralisi amministrativa che caratterizza purtroppo il Comune già dall’indomani dell’avvio della gestione associata. L’elemento scatenante che aveva portato alle dimissioni del vicesindaco Renzo Paluselli era stata l’impossibilità di gestire la cosa pubblica in assenza di un segretario comunale e di un responsabile dell’ufficio di ragioneria.

Dopo l’abbandono degli uffici comunali da parte del responsabile dell’ufficio di ragioneria Leopoldo Paluselli e quello del segretario comunale Dino Defrancesco, con il quale, ha rilevato il sindaco Zorzi, si erano create insanabili fratture con i dipendenti sia a Panchià che a Tesero, il Comune era rimasto di fatto paralizzato, con difficoltà perfino a gestire la parte ordinaria del bilancio comunale. Erano stati chiesti più volte alla Provincia un segretario comunale e un ragioniere per la contabilità, anche attraverso un incontro a Trento con i responsabili comunali di Tesero, Ziano e Predazzo.

«Abbiamo avuto tante promesse - ha sottolineato il sindaco Zorzi - ma fatti se ne sono visti pochi se non l’arrivo di un segretario per poche ore alla settimana insufficiente a mandare avanti i lavori. L’ufficio di ragioneria è bloccato e non possiamo far niente». Il sindaco ha ricordato le numerose opere in programma, che purtroppo non possono partire e devono segnare forzatamente il passo. «Non possiamo nemmeno assumere un operaio che ha vinto il concorso - ha ribadito il sindaco - perché non siamo riusciti a causa della mancanza del personale ad approvare il conto consuntivo del 2017. A queste condizioni non si può andare avanti. Quello che mi affligge e ci umilia è che purtroppo non siamo capaci di dare risposte ai nostri cittadini».

Delusione e amarezza per questa situazione insostenibile: lo ha ribadito il vicesindaco che si è dimesso Renzo Paluselli, che ha criticato la scelta di fare le gestioni associate senza garantire sostegno ai piccoli paesi. L’unico ente che è riuscito a dare una mano al comune è stato il Consorzio dei Comuni trentini che attraverso il presidente Paride Gianmoena, presente l’altra sera, ha sottolineato lo sforzo per garantire un segretario a tempo parziale e un ragioniere nei sabati e domeniche per smaltire l’arretrato. Nel dibattito l’ex direttore della casa di riposo di Tesero Luca Nicolelli non ha risparmiato critiche all’impostazione data dalla Provincia alla gestione associata, mentre l’ex sindaco Gianfranco Varesco ha parlato di Comune virtuoso, subito poi però smentito e attaccato dall’ex consigliere Gabriele Zorzi, che ha lamentato che si doveva aumentare il personale già sotto la sua gestione. Che cosa succederà ora? Il sindaco Zorzi, visto che prospettive future se ne vedono poche, ha deciso di sottoporre la scelta a tutti i colleghi di lista: «Decideremo insieme se proseguire o se gettare la spugna».

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