NAGO-TORBOLE. La votazione del nuovo Statuto della Comunità Alto Garda e Ledro nei consigli comunali della stessa e, in particolare, la mancata votazione in quello di Nago-Torbole, sono al centro di un’interpellanza sottoposta, nei giorni scorsi, al presidente della Comunità Mauro Malfer e al comitato esecutivo dal gruppo consiliare “Onestà, partecipazione e ambiente”. “Nel giugno scorso è stato approvato dal Consiglio, all’unanimità, il nuovo Statuto, e la legge provinciale prevede che questo debba essere approvato anche dalla maggioranza dei consigli comunali dell’Alto Garda e Ledro – scrivono in una nota i consiglieri Ezio Paolo Viglietti e Angioletta Maino - a tutt’oggi, però, il sindaco di Nago-Torbole non ha ancora provveduto a convocare il consiglio per mettere in discussione l’argomento e votarlo, e tale comportamento determinerà un notevole ritardo all’approvazione dei nuovi Regolamenti per il funzionamento dello stesso consiglio e della Partecipazione popolare e trasparenza”. Viglietti e Maino interrogano pertanto presidente e comitato esecutivo per sapere se lo Statuto della Comunità possa essere formalmente ritenuto approvato, nonostante il mancato voto del consiglio comunale di Nago-Torbole e se, contestualmente, possa essere pubblicato il Bur. I consiglieri chiedono, inoltre, se “si intenda valutare lo stato dell’arte del rapporto fiduciario e richiedere a Morandi, assessore di Comunità e presidente della Commissione per il paesaggio, le dimissioni da tali incarichi”.

La votazione dello Statuto di recente è stata anche al centro di una mozione sottoposta al sindaco Morandi e alla giunta di Nago-Torbole dai consiglieri di opposizione dei gruppi Insieme per Nago-Torbole, Partecipiamo per Nago-Torbole e da Giuliano Rosà, che verrà discussa dallo stesso consiglio nella seduta prevista per questa sera alle 20.30.

Il sindaco di Nago-Torbole, Gianni Morandi, non ci sta però a passare per quello che ha voluto frenare l’approvazione del nuovo Statuto: “Questa amministrazione ha voluto, prima di approvare il documento, condividerlo con i consiglieri. Mi accusano di rallentare il processo di approvazione, quando la nostra volontà è quella di operare in un’ottica di trasparenza e partecipazione”, ha detto Morandi.

(s.bass.)