Sardegna rischia surplus di energia 11,8 volte sui consumi



(ANSA) - CAGLIARI, 30 APR - In base ai dati Terna, all'inizio del 2023 erano installati in Sardegna impianti eolici e fotovoltaici per una capacità complessiva lorda pari a 2,24 GW - di cui 1,1 eolico e 1,14 solare fotovoltaico - il 6,1% della capacità complessiva installata in Italia: la Sardegna è oggi la settima regione italiana per capacità installata, la sesta se si guarda al solo eolico.
Se però si fa riferimento, come si legge nel dossier del Centro Studi della Cna Sardegna, anche alle richieste di connessione arrivate a Terna nell'ultimo biennio, la Sardegna è la terza regione italiana per capacità degli impianti, eolici e solari, che hanno avviato l'iter per l'autorizzazione alla connessione alla rete energetica nazionale. I numeri sono ancora più grandi: nel caso dell'eolico si tratta di 34,7 GW (contro gli attuali 1,1) tra siti on-shore e siti off-shore, mentre nel caso del solare si arriva a 23 GW (1,14 quelli attuali).
Se tutte queste richieste dovessero concludersi con l'effettiva realizzazione dell'impianto - evidenzia la Cna sarda - la Sardegna diventerebbe la seconda regione italiana, dopo la Basilicata per potenza installata in rapporto alla popolazione, sia per l'eolico, sia per il fotovoltaico, assorbendo circa il 16% della potenza totale installata nel Paese (contro il 6% di oggi). In questo scenario, partendo da una stima della produzione energetica rinnovabile 'potenziale' (qui si usa la media annua del 2022 per i GWh prodotti in rapporto alla potenza unitaria installata), la Sardegna arriverebbe a produrre circa 54mila GWh/a da impianti eolici e 41.800 da fotovoltaico, si tratta di circa 11,8 volte i consumi elettrici annui dell'Isola, un dato che la porrebbe alle spalle soltanto di Basilicata (14,6) e Molise (12,4).
"Il tema della gestione della risorsa energetica è destinato a diventare sempre più strategico in un'ottica di sviluppo economico e produttivo - evidenziano Luigi Tomasi e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna - non può non destare preoccupazione e allarme l'assalto indiscriminato che si profila sul territorio dell'isola guardando alle istanze di connessione di nuovi impianti presentate a Terna nell'ultimo biennio". (ANSA).









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