l'addio

Grigno, grande folla per l'ultimo saluto all'assessora Barbara Bellin

E' morta per un malore a soli 47 anni e lascia una bambina di due. Lavorava da otto anni come insegnante di sostegno all'Istituto di Istruzione Degasperi di Borgo, dopo una breve esperienza anche a Pergine



GRIGNO. Una folla immensa per dare l’ultimo saluto ad una grandissima donna. Ad una di quelle figure portanti di una intera comunità, che quando vengono meno lascia un vuoto incolmabile. Stiamo parlando dell’assessora alla cultura, associazioni, volontariato, biblioteche, scuole, politiche giovanili, sociali e sanitarie Barbara Bellin, scomparsa lunedì all'età di 47 anni, dopo il malore che l’ha improvvisamente colpita nella sera di sabato.

Il sindaco Claudio Voltolini è addolorato: «Ha rappresentato per tutta la comunità un esempio di generosità, dedizione agli altri, passione e piena immedesimazione nella carica ricoperta, impegnandosi instancabilmente nell'esercizio del ruolo istituzionali bel oltre i propri doveri, senza mai risparmiarsi». 

Laureata in psicologia, lavorava da otto anni come insegnante di sostegno all'Istituto di Istruzione Degasperi di Borgo, dopo una breve esperienza anche a Pergine.

«Con Barbara, in questi anni, abbiamo condiviso così tanti momenti - ricorda Claudio Voltolini - sia dentro che fuori il palazzo comunale. Tra di noi si era instaurato un rapporto di stima reciproca, amicizia e condivisione e in questi 9 anni ho imparato molte cose da lei. Per me era come una sorella maggiore, sempre disponibile, umile, seria e generosa. Sempre aperta al dialogo, era diventata il vero motore delle nostre associazioni. Non si tirava mai indietro e, grazie al suo carattere forte e deciso, era sempre pronta a spronare gli altri, compresi noi della giunta, a dare sempre il meglio in ogni occasione».

Sposata con Fabiano, due anni fa era arrivata una bimba ad allietare la famiglia e le giornate nella casa in località Puele. 













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs