Il caso

Frana a Ledro, un camion intasa la strada di Pur nonostante il divieto: il sindaco lo blocca e lo fa retrocedere

L’autista, all’altezza del Museo delle Palafitte, ha ricevuto un chiaro “no” di fronte alla possibilità di percorrere la strada dopo la chiusura della statale 240. Renato Girardi è stato costretto a raggiungere il mezzo e a costringerne l’inversione di marcia. Il vicesindaco Oliari: «Stiamo pianificando il trasporto per gli studenti. Sulla tratta, all’ora di punta, ci saranno i vigili urbani»

CIRCOLAZIONE Frana in val di Ledro, statale chiusa fino a marzo
IL CROLLO Tra Molina e Mezzolago franati 400 metri cubi di roccia


Elena Piva


LEDRO. È la notizia che naviga di cellulare in cellulare, di bocca in bocca, dall’alba di questa mattina (martedì 13 febbraio) tra i cittadini di Ledro: un camion, nonostante il divieto d’accesso, ha imboccato a Molina la strada comunale che, passando lungo il versante di Pur, consente di raggiungere Pieve, intasando così il traffico veicolare all’ora di punta (ore 07.40). 

A seguito della frana rocciosa che ha interrotto la circolazione lungo la strada statale «240» all’altezza della presa della condotta della centrale idroelettrica, tra gli abitati di Molina e di Mezzolago, l’arteria di Pur che cinge il lato opposto del lago ledrense è l’unica strada percorribile: stretta, ad unica carreggiata, percorribile in ambedue i sensi di marcia da tutti i mezzi leggeri, sino alle 3.5 tonnellate. Questa mattina però un camion, dalle dimensioni superiori a quelle consentite, ha soprasseduto il divieto di transito pervenutogli non solo dalla lettura della cartellonistica ivi presente (quella posta all’inizio della strada diretta a Pur da tempi precedenti alla frana, si intende) ma anche il divieto verbale giuntogli dal sindaco Renato Girardi

Il sindaco Girardi, che ha ricevuto segnalazioni da tutti i cittadini transitanti, si è così recato in località Pur e, intercettato il mezzo pesante, lo ha obbligato a retrocedere: da Pur dunque non si è diretto a Pieve, ma ha invertito il precedente senso di marcia ed è tornato a Molina. Avrebbe dovuto raggiungere Bezzecca per scaricare la merce trasportata. «L’autista, all’altezza del Museo delle Palafitte, ha ricevuto un chiaro “no” di fronte alla possibilità di percorrere la strada di Pur – ha spiegato Claudio Oliari, vicesindaco di Ledro – oggi ci organizziamo per pianificare soluzioni fattibili riguardanti il trasporto precedentemente svolto dai pullman, un vero e proprio disagio per gli studenti, le famiglie e chi le utilizza di norma il servizio di Trentino Trasporti».

«Chiedo ai cittadini, autisti lungo la tratta Pieve-Pur-Molina, di essere prudenti ed educati, per consentire ai veicoli che incrociano di avere il tempo di trovare una rientranza e garantire a tutti il corretto passaggio veicolare - ha aggiunto Oliari - la situazione è spiacevole e impegnativa per tutti, non serve accelerare e guidare ai 50 km/h su una strada del genere: è pericoloso e bisogna capirlo. All’orario di punta d’ora in poi saranno presenti i vigili urbani al fine di dirigere il traffico. Abbiamo valutato l’attivazione dei semafori per alternare il senso di marcia in maniera regolarizzata, ma tale situazione è impraticabile, poiché servirebbe un semaforo della durata di dieci minuti per ogni senso di marcia e ciò creerebbe ulteriori disagi. Quindi, spetterà al vigile fisico dirigere il traffico». 

Nel frattempo, molti cittadini lavoratori nell’Alto Garda stanno dando la loro disponibilità a trasportare gli studenti delle superiori. È questo ciò che serve ora tra i cittadini di Ledro: essere solidali l’un l’altro e, insieme, cercare di superare anche questo disagio. Parimenti, con il costante appoggio pratico, logistico e informativo delle istituzioni locali e delle parti chiamate in causa. 













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs